Elio Clero Bertoldi

 

TODI - Un nuovo primato per il Tempio della Consolazione di Todi, già entrata nella “top ten” mondiale dei monumenti più fotografati del globo. L’assessore della giunta comunale tuderte, Andrea Caprini, nel corso di un convegno sul Machiavelli che si é tenuto nella storica sala del consiglio del Capitano del Popolo, ha annunciato che il modellino ligneo del Tempio é stato richiesto per essere esposto all’estero. “In una mostra, che si annuncia di grandissimo rilievo che si terrà nel 2016 a Zurigo sul Rinascimento in Europa, il modello ligneo della Consolazione non solo sarà tra i pezzi esposti - ha rimarcato Caprini con un pizzico di giustificato campanilismo - ma avrà un rilievo di importanza centrale nell’esposizione”.

Il Tempio di Santa Maria della Consolazione é uno splendido edificio rinascimentale a pianta centrale, a croce greca e con tre absidi poligonali e una semicircolare. La sua costruzione richiese cento anni: la prima pietra fu posta il 15 novembre 1508 e l’opera fu completata nel 1607 con la cupola. Il disegno,come attestato da documenti del XVI secolo é del Bramante. La chiesa costruita intorno ad una Maestà quattrocentesca, richiese il contributo, anche per la durata dei lavori, di un gran numero di architetti e artisti: Cola di Matteuccio da Caprarola, Ambrogio da Milano, Francesco Da Vita e la consultazione di grandi nomi come Baldassarre Peruzzi, Antonio da Sangallo, il Vignola, l’Alessi, Ippolito Scalza. I capitelli corinzi di ogni abside sono scolpiti dai citati Ambrogio e Francesco, ma anche da Rocco di Tommaso, Filippo da Meli, Giovan Pietro, Gianmaria di Giovan Pietro, Girolamo da Montefiascone. Quatto aquile sono opera di Antonio Rosignoli, i tamburo della cupola é attribuito a Francesco Casella, il disegno delle finestre é di Valentino Martelli.

Di stile Barocco sono gli altari interni e il portale a est; quello a sud é del 1713, mentre quello a ovest risale al 1846 (opera di Luigi Poletti). Nelle 12 nicchie dite absidi sono collocate le statue dei dodici apostoli, scolpiti dagli artisti della bottega dello Scalza. Sull’altare maggiore l’affamo quattrocentesco della Madonna della Consolazione (su disegno, secondo alcuni, di Andrea Polinori).

 

 

 

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