Il consorzio di cooperative ha celebrato una tappa importante della propria storia presso l'Oratorio di Santa Cecilia a Perugia, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni politiche e di settore

Il Consorzio Auriga ha compiuto venti anni di attività. Tanti ne sono passati, dal 28 gennaio 1994, quando sei cooperative del territorio perugino (A.s.a.d., Il Borgo, La Rete, Nuova Dimensione, Lasciaa e A.l.s.s.) hanno deciso di dare vita ad un percorso univoco, volto a trainare le stesse imprese collettive verso un'offerta di servizi, in ambito sociale, sempre più rispondente alle esigenze delle collettività. Il nome Auriga, nasce da una fantasia siderale degli allora soci fondatori, che vedevano della famosa costellazione il simbolo di una "trazione", appunto verso nuove realtà professionali. Quattro sono stati i presidenti che sin qui si sono succeduti al timone del consorzio, Carlo Biccini (1994-2005), Gianfranco Piombaroli (2005-2013), Edi Cicchi (2013-2014) e Liana Cicchi (dal luglio del 2014). Nel corso di una fase importante della propria storia, Auriga si è voluto regalare l’opportunità di avere uno spazio nel quale, da una parte, poter ripercorrere le tappe salienti del proprio cammino attraverso dei video racconti, dall’altra avere modo di riflettere, confrontarsi sulla situazione attuale, sulle sfide future e soprattutto sulle strategie. Un'occasione di visibilità e di discussione che il consorzio si è ritagliato nella mattinata di martedì 2 dicembre, presso l'Oratorio di Santa Cecilia a Perugia, alla presenza dei membri del consiglio di amministrazione, degli operatori, dei collaboratori e dei rappresentanti delle istituzioni politiche e di settore. "Per noi è un giorno molto importante - ci ha tenuto a precisare la Presidente del Consorzio Auriga, Liana Cicchi - perchè ci consente di fare alcune riflessioni sul percorso che abbiamo fatto e su quelle che saranno le sfide future.

In questi venti anni Auriga è diventato una realtà importante del tessuto socio-economico della nostra regione, con oltre duecento soci e un fatturato aggregato di circa sessanta milioni di euro. Abbiamo fatto sistema e creato degli importanti legami con il territorio, pur avendo attraversato dei momenti di difficoltà". Alla "festa" di Auriga non è voluta mancare la Vice Presidente della Regione, Carla Casciari. "E' un percorso di venti anni, che premia un'alleanza tra cooperative che ai tempi sembrava anacronistica e che oggi, invece, è di estrema attualità. Il consorzio in questi anni ha saputo mettere insieme competenze e professionalità, divenendo un riferimento non solo per la cittadinanza e i singoli utenti, ma anche per le istituzioni locali, che sanno di poter contare, in ambito sociale e assistenziale, su un valore aggiunto". Nel corso della mattinata, si sono registrati anche gli interventi dell'Assessore al Welfare del Comune di Perugia, Edi Cicchi, del ricercatore dell'Università di Perugia, Antonio Picciotti, dell'amministratore delegato di Banca Prossima, Lorenzo Mancini, del direttore sanitario Usl Umbria 1, Diamante Pacchiarini, del Presidente di Confcooperative, Andrea Fora, del Presidente di Lega Coop, Dino Ricci e del responsabile cooperazione sociale Arcs Lega Coop Umbria, Andrea Bernardoni. Particolarmente apprezzato il contributo di Carlo Di Somma, Presidente di Federsolidarietà Umbria.

"Venti anni fa abbiamo iniziato un cammino importante che ha aperto le porte di stanze chiuse, dove le persone vivevano senza mai uscire, queste persone le abbiamo portate fuori. Dobbiamo riaffermare la passione per la persona, la scelta di condividere con la comunità, senza paura di aprire nuove porte o finestre, perché la stagione della custodia noi l'abbiamo conosciuta e l'abbiamo combattuta". Valutazioni positive anche per l'intervento di Stefano Granata, Presidente di CGM. “Ci viene chiesto di cambiare lavoro. Abbiamo delle competenze che non vanno disperse, ma dobbiamo diventare impresa sociale. Per fare questo è necessario coraggio, sono necessarie nuove alleanze con partner che abbiano le risorse che le istituzioni non hanno più. L’ente pubblico non ha la necessaria flessibilità per fare innovazione, questo è un valore aggiunto che il mondo della cooperazione, nel fare impresa sociale, può mettere a disposizione di partner che vogliono investire. Il grido di aiuto della comunità, la tensione sociale c’è oggi, ora, nei nostri territori e non possiamo aspettare”. Proposte, idee e spunti di riflessione in una giornata di festa, che ha celebrato il passato, ma dato dei segnali importanti in vista di un futuro cooperativo, dove il Consorzio Auriga vuole continuare a recitare un ruolo da protagonista. 

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