Belladanza/ Rometti: "Obiettivo è il superamento dello smaltimento in discarica”
PERUGIA - “Quale futuro per la discarica di Belladanza che, nell'ultimo Piano rifiuti regionale risalente al 2009, doveva essere chiusa ed è invece diventata discarica regionale come quella di Orvieto e quando arriverà il nuovo Piano regionale, per il quale non sono bastati cinque anni legislatura?”. Lo ha chiesto, nel question time di oggi, il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (FDI) all'assessore regionale all'ambiente, Silvano Rometti, sottolineando altre problematiche connesse alla questione: “C'è una giungla di norme inconcludenti e in contraddizione fra loro – ha rimarcato – con gare d'ambito di cui già si conoscono i vincitori, i quali sono sempre le stesse associazioni temporanee di imprese come Gesenu, Sogepu e compagnia, che oltretutto non riescono nemmeno a garantire le stesse tariffe in territori limitrofi, senza contare l'approvazione del Piano Sogepu in consiglio comunale a Città di Castello, dove non è esistita l'opposizione ed è stato approvato all'unanimità un ampliamento per dieci anni di oltre 400mila metri cubi con uno stanziamento economico da 8 milioni di euro, in barba a qualsiasi preoccupazione ambientale e nonostante le segnalazioni dell'Agenzia di protezione ambientale”.
L'assessore Rometti ha detto che “si sta cercando di superare il sistema di smaltimento a discarica, ma c'è anche un monitoraggio continuo che viene svolto dall'Arpa con la massima trasparenza, visto che tutti i dati sono disponibili on line. La discarica di Belladanza è una delle tre, rispetto alle sei presenti sul territorio, che dovevano essere ampliate per poter garantire la chiusura del ciclo dei rifiuti, stante il fatto che altri sistemi hanno incontrato forti opposizioni. Per quanto riguarda il Piano regionale posso dire, in virtù dei risultati secondo me straordinari che abbiamo raggiunto nella riduzione dei rifiuti e nella raccolta differenziata, che sarà adeguato non entro la fine di questa legislatura ma entro la fine dell'anno solare in corso. Ho già presentato in Giunta una proposta di riprogrammazione con soluzioni che possono consentirci di andare verso un superamento consistente del sistema delle discariche, che va superato anche secondo le direttive UE. Ricordo anche che su Belladanza ci sono risorse per un milione e mezzo di euro per l'impiantistica che ci consentiranno di migliorare il sistema”.
“Profondamente insoddisfatto” nella sua replica il consigliere Lignani: “Non c'è un Piano rifiuti dal 2009, l'adeguamento è stato prodotto per evitare procedure amministrative e la legislatura che si chiude navigando a vista per colpa delle criticità interne alla maggioranza. Il problema è: come superiamo la filosofia delle discariche senza urtare la suscettibilità degli alleati? Inoltre – ha evidenziato - non c'è uniformità fra gli Ati: ognuno va per conto suo, Sogepu parla di ampliamento progressivo tendente al raddoppio nei prossimi 15 anni, la Regione non incide su prese posizione assurde di singoli Ati e aziende, come le tariffe differenti applicate a San Giustino e a Città di Castello”.

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