Domenica 16 novembre 2014 alle ore 17.30 presso la Sala Cutu, Teatro di Sacco presenta il secondo spettacolo della Stagione Indizi dal titolo LA PUGNA E LA PIPA (di A. Pilloni, regia A. Pilloni). Si tratta di una storia sportiva che ha appassionato milioni di italiani. Un'impresa epica raccontata vestendo i panni di quei protagonisti... E tra questi, il grande Bearzot con la sua immancabile pipa.

Il calcio a teatro: un’esperienza senz’altro insolita e originale da vivere anzi, per alcuni, da rivivere.

In un racconto a due voci, accompagnato dalle musiche e dai suoni di allora, Alessandro Pilloni e Andrea Santonastaso, ripercorrono l'avventura azzurra dei Campionati Mondiali di Calcio dell’82 in Spagna, con un ritmo veloce, incalzante. I due protagonisti si scambiamo continuamente la palla della narrazione diventando, di volta in volta due giornalisti, gli stessi calciatori, Rossi, Zoff, il grande Vecio Bearzot e la sua pipa, fino a identificarsi in tutti quei milioni di italiani che quell'estate di trent'anni fa assistettero alla realizzazione di un sogno. I due “calciattori” creano un’atmosfera mordace tra il comico e l'incredibile, per poi aprirsi da un certo punto alla graduale esaltazione fino all'apoteosi finale.

 

Si rivivono le partite proprio tornando indietro nel tempo, in quel momento, con quei commenti, esattamente quelle critiche, spesso vere e proprie battute comiche esilaranti. Si entra in particolare nell'emozione indescrivibile della partita col Brasile, minuto per minuto, come se si fosse in campo, ci si ritrova magicamente nella curva dello stadio Sarrià di Barcellona e dopo per le via di Madrid, nella speranza, nell'attesa del miracolo, come se non sapessimo più come andrà a finire, perché per un’ora e un quarto di spettacolo si è là, proprio là, in quell'estate torrida del 1982. L’Italia dell’epoca era un paese sfiduciato, in grande crisi politica ed economica. Trent’anni dopo la Nazione è attraversata da una crisi anche più pesante e con un sentimento generale di paura e sfiducia. L’auspicio dei due protagonisti è che il Paese sappia reagire come l'Italia di Bearzot, che fu in grado di ribaltare tutte le previsioni più nefaste e ritrovarsi forte e vincente.

Condividi