ORVIETO – Presieduta e coordinata dal Sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani, si è svolta questa presso la Sala Consiliare la riunione propedeutica alla costituzione del tavolo di lavoro che dovrà concretizzare la partecipazione delle città etrusche di Umbria, Lazio e Toscana ad Expò 2015, in uno spazio messo a disposizione dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nell'ambito delle azioni per il riconoscimento Unesco di questa vasta area territoriale.

Vi hanno partecipato, tra gli altri: Leonardo Michelini, Sindaco di Viterbo (città che con Orvieto sottoscriverà l'accordo per la valorizzazione integrata del patrimonio culturale dei due territori); Sergio Caci, Sindaco di Montalto di Castro; Mauro Mazzola, Sindaco di Tarquinia; Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri; Chiara Lanari, Assessore al Turismo e promozione del Comune di Chiusi in rappresentanza del Sindaco, Stefano Scaramelli, Vincenzina Anna Maria Martino, Assessore alla Cultura del Comune di Orvieto, Luisa Ciambella Assessore al Bilancio del Comune di Viterbo, Alfonsina Russo, Soprintendenza per i beni archeologici dell'Etruria Meridionale; Tiziana Briganti Direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Umbria; Claudio Bizzarri Direttore del PAAO / Parco Archeologio e Ambientale dell'Orvietano.

“Quella di oggi è una riunione preparatoria – ha precisato in apertura il Sindaco di Orvieto – per verificare e poi condividere la costituzione di un tavolo di lavoro su cui muoverci, anche alla luce della disponibilità emersa nell'ultimo incontro al Ministero. L'iniziativa di partecipare ad Expò 2015 come città di un ampio territorio dell'Italia Centrale non è solo finalizzata ad Expo 2015 ma è più ambiziosa e punta a farsi conoscere con effetti anche per gli anni futuri. La Città degli Etruschi è formata da tante realtà. L'appartenenza a questa antica civiltà e cultura, di cui conserviamo tante testimonianze, va portata avanti a livello mondiale per gli anni a venire. Expò 2015 quindi, come grande vetrina mondiale proprio nell'anno 2015 dedicato agli Etruschi. Noi non vogliamo che i Comuni siano solo esattori del federalismo fiscale ma vogliamo che promuovano lo sviluppo dei propri territori. Non per uno o due giorni, ma per invitare gli abitanti del mondo a venire nelle nostre realtà ed immergersi nella vita degli etruschi, partendo dal cibo. Dobbiamo dare un messaggio importante di prospettiva. Oggi daremo vita ad un gruppo di lavoro tecnico che nei prossimi giorni dovrà produrre un documento organico su cui ragionare. ”.

“Siamo attorno a questo tavolo con pari dignità per lavorare – ha affermato il Sindaco Viterbo - c'è una Italia secondaria rispetto alle città principali, che però è molto interessante e tutta da scoprire. Noi ne facciamo parte ed insieme vogliamo esprimere una rete che ha un comune denominatore: la civiltà etrusca che costituisce il collante per i nostri territori. I Sindaci sono i soggetti che stanno in prima fila, la Soprintendenza ci sostiene, abbiamo un territorio omogeneo che è un unicum nel suo genere. Pensiamo quindi che, insieme, si possono fare delle cose importanti senza disperdersi per dare valore a questa realtà di più soggetti e regioni. In Italia non ce ne sono molti di esempi che partono dal territorio per poi coinvolgere i livelli superiori. Con il Sindaco di Orvieto abbiamo svolto già alcuni incontri. Dobbiamo far riscoprire il cibo e valorizzare la civiltà etrusca che è il nostro patrimonio comune creando una saldatura tra passato e futuro. Partiamo dal patrimonio culturale per accendere un faro sugli Etruschi”. 

Di analogo avviso i Sindaci delle altre città presenti all'incontro. 
Per Sergio Caci, Sindaco di Montalto “essere ad Expò 2015 in maniera compatta come territori di più regioni e sotto l'egida del Ministero è un'ottima idea. Una strada piuttosto agevole dal punto di vista organizzativo di cui tuttavia occorre definire l'ambito generale: cosa accadrà ad Expò, quali le modalità da seguire, gli spazi di finanziamento e quali soggetti finanziatori con riferimento alle banche di territorio, come coinvolgere i produttori, quale sarà il soggetto coordinatore”.

Anche Mauro Mazzola, Sindaco di Tarquinia si è dichiarato favorevole “noi ci crediamo – ha sottolineato - penso che una iniziativa dei Comuni con il Ministero e la Soprintendenza ci possa portare risultati concreti, quindi dobbiamo essere all'altezza di esaltare il nostro legame comune, cioè gli Etruschi”.

Secondo Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri e Vicepresidente dell'Associazione Beni Italiani Patrimonio Unesco “anche noi diamo la piena disponibilità a dare vita ad un sistema coordinato delle città degli Etruschi. Anche il neo Sindaco di Perugia, già comune capofila dell'accodo tra le città della Dodecapoli etrusca per un progetto con cui candidarsi a patrimonio dell'Umanità, sarà sicuramente disponibile a portare avanti questa iniziativa. Come siti Unesco abbiamo uno spazio nell'ambito dell'Expo. Stiamo lavorando con il Comune e la Provincia di Milano ad uno spazio di fronte all'ingresso di Expo, che potrà essere a disposizione dei siti meritevoli. Vorrei ricordare che il 1985 venne dichiarato anno internazionale degli Etruschi e in quella occasione la RAI realizzò due documentari che ebbero molto impatto. Ritengo che anche in questa occasione si debba lavorare da un lato sulla TV di Stato ma anche sui programmi ministeriali della Pubblica Istruzione. Crediamo che si debba cominciare a puntare su temi paralleli: i media nazionali e il Ministero della Pubblica Istruzione”.

Disponibilità a collaborare sul tema unificante degli Etruschi è stata dichiarata anche da Chiara Lanari, Assessore al Turismo e promozione del Comune di Chiusi che ha evidenziato “i nostri territori di confine non hanno grandi realtà produttive ma sicuramente tante peculiarità da valorizzare. Siamo favorevoli ad un percorso che ci unisca nella promozione delle città etrusche. Il protocollo delle città della Dodecapoli, già firmato e che prevedeva una serie di sinergie, va rilanciato anche in questa prospettiva dell'anno degli Etruschi e di Expò 2015”. 
 “E' importante impegnarsi per valorizzazione questo territorio - ha detto Alfonsina Russo, Soprintendenza dei beni archeologici dell'Etruria Meridionale – non nel senso di uno spot ma per esserci come rete sistematica del territorio omogeneo. Il 2015 è l'anno degli Etruschi su cui aggregare altri comuni. L'opportunità di Expò, di cui peraltro siamo molto a ridosso, va sfruttata adeguatamente nell'ambito dello ‘spazio Italia'. Sono in atto delle collaborazioni significative con la Fondazione Bracco e l'Università di Milano per capire quali elementi si possono inserire. Il punto è quello di capire come si può sposare Expò 2015 con l'anno degli Etruschi. Noi pensiamo a degli itinerari vari legati al tema centrale di Expò che è il cibo, che sia però identificativo sotto il profilo culturale e di valorizzazione dei nostri territori; ad esempio attraverso i percorsi di: vino, olio, sale e acqua. Temi da declinare con mostre diffuse e proposte di itinerari ed eventi legati ad Expò 2015, ma che in seguito diventino sistematici e percorribili anche negli anni futuri”. 

Altri sono stati i contributi di carattere tecnico per identificare la presenza delle Città Etrusche ad Expò 2015. Ad esempio Claudio Bizzarri ha suggerito di utilizzare i riferimenti iconografici al cibo - tema dell'Expo – presenti nella tomba Golini; Rocco Olivadese ha parlato della creazione di collegamenti immateriali, da realizzarsi secondo l'Assessore Martino, attraverso il supporto con la tecnologia virtuale.

A conclusione dell'incontro, è stata condivisa da tutti la proposta avanzata dal Sindaco di Orvieto di affidare il coordinamento dell'iniziativa al Sindaco e al Comune di Viterbo (anche il comune di Orvieto coadiuverà la segreteria gestionale del gruppo di lavoro composto da tecnici esperti). 
Il prossimo incontro del tavolo di coordinamento si terrà il 10 novembre prossimo al Comune di Viterbo; frattanto, data la concomitanza dell'Assemblea Nazionale dell'ANCI in programma dal 6 all'8 novembre a Milano, i Sindaci oggi presenti ad Orvieto si raccorderanno con i primi cittadini di Perugia e Grosseto. Ulteriori contatti saranno attivati con le Regioni Umbria, Lazio e Toscana e con la Soprintendenza della Toscana in vista degli incontri successivi con i referenti del MiBac. 

Condividi