TERNI - Dalle ore 17 di venerdì 7 novembre 2014 presso la sala videoconferenze della bct – biblioteca comunale terni, in p.zza della Repubblica 1 di Terni, l’Istituto per la Storia dell'Umbria Contemporanea (ISUC), in collaborazione con bct – biblioteca comunale terni presenterà il volume Quando manca il pane. Origini e cause della scarsità delle risorse alimentari in età moderna e contemporanea (il Mulino 2013 - collana “Percorsi” – 304 pp.), curato da Luca Mocarelli, docente di Storia economica e Storia economica del turismo presso l’Università di Milano Bicocca, presidente dell’Associazione internazionale di storia delle Alpi e componente del Consiglio direttivo dell’Associazione italiana di storia urbana.

Il programma della presentazione, oltre alla presenza del curatore del libro prevede il coordinamento di Alberto Sorbini (Direttore Isuc) e gli interventi di Manuel Vaquero Piñeiro (Università di Perugia) e Renato Covino (Università di Perugia).

Quando manca il pane. Origini e cause della scarsità delle risorse alimentari in età moderna e contemporanea presenta i primi risultati di un progetto di ricerca, nato dalla collaborazione di diversi studiosi, soprattutto storici economici, che si sono confrontati su un tema di grande interesse e attualità che continua ad affliggere l’umanità: la scarsità delle risorse, soprattutto se oltre alle grandi carestie si analizzano anche le crisi alimentari.

I quindici casi analizzati dimostrano come il ricorso a cause meccaniche o univoche, come le condizioni climatiche, sia assolutamente inadeguato e che per spiegare la scarsità di beni di produzione fondamentali per l’alimentazione umana come la terra e l’acqua, di per sé non necessariamente scarsi, anche gli impieghi plurimi e/o alternativi sono soltanto due tra le molte cause che si possono individuare.

Del resto, gli economisti distinguono tra scarsità assoluta e relativa, mentre gli storici sono consapevoli di come la soglia della sussistenza muti nel tempo anche se può essere diversa tra paesi diversi nello stesso momento. Gli autori ritengono insomma che le situazioni di scarsità abbiano origini complesse e articolate non riconducibili alla sola carenza sul versante dell’offerta (Food Availability Decline - Fad) o, per contro, ai soli problemi della distribuzione ( entitlements failure).

Affrontando il caso umbro tra Otto e Novecento Manuel Vaquero Piñeiro rileva come per prevenire la siccità fossero fondamentali i sistemi di gestione delle acque volti a evitare che l’acqua piovana provocasse l’erosione dei terreni in collina ma che anche in Umbria si sviluppò il confronto tra i sostenitori dell’impiego dell’acqua per l’agricoltura e i fautori del suo prioritario uso a fini industriali.

Augusto Ciuffetti, dimostra come la scarsità e la fame possono presentarsi, ed essere addirittura una costante, anche in aree non deficitarie dal punto di vista della produzione cerealicola quando il mercato interviene a sull’equilibrio dell’autoconsumo.

Le carenze alimentari possono addirittura essere causate dalla Stato: analizzando la politica annonaria adottata dalle autorità fasciste nel Perugino durante la seconda guerra mondiale (1939-1943) quando, Paolo Raspadori evidenzia come siano stato proprio la modalità di gestione dei legami tra ammassi, calmiere e razionamento a fare esplodere il mercato nero e a cristallizzare in modo inefficiente i rapporti di scambio tra le regioni dell’Italia centrale.

Condividi