PERUGIA - La Sir Safety Perugia sospinta da un pubblico entusiasta non riesce a festeggiare la prima vittoria stagionale nemmeno nel suo Pala-Evangelisti. Oltre tremila spettatori in delirio per salutare l’esordio interno dei vice campioni d’Italia e della pluridecorata formazione della Energy T.I. Diatec Trento. Uno degli scontri più attesi della seconda giornata di Superlega, tanto che le telecamere della Rai hanno diffuso nuovamente in diretta le immagini della partita dei block-devils, così come sette giorni prima. Una presenza capitata a fagiolo per l’inaugurazione ufficiale della Curva Stefan Vujevic che prima del fischio d’inizio ha ricevuto la sua benedizione ufficiale mediante apposizione di una targa, per la soddisfazione dei Sirmaniaci che aveva presentato una valanga di firme per realizzare questo piccolo sogno.

E dopo aver ascoltato ‘Il più grande spettacolo dopo il big bang’ che era la canzone più amata dal figlio del capitano bianconero prematuramente scomparso un anno fa, la parola è passata al campo. La commozione ha lasciato il posto all’agonismo ma nel rettangolo però non è sceso Giovi, alle prese da venerdì con un fastidio muscolare ancora da chiarire.

I padroni di casa riescono a fare subito il break che porta tre punti di vantaggio (9-6). È la battuta di Fromm a consentire una gestione tranquilla del set che vede i bianconeri aumentare progressivamente il margine grazie ad un monumentale Atanasijevic (otto palle a terra e 73% in apertura) e toccare una punta massima di sei lunghezze (19-13). De Cecco concentrato e trascinatore fa il resto e consente di ottenere il vantaggio.

Ben diversa è la musica nella seconda frazione che non riesce a prendere una piega decisa visto che i settentrionali fanno buona guardia a muro ed impediscono alle bocche da fuoco umbre di continuare l’opera avviata precedentemente (17-18). L’inerzia cambia repentinamente su uno scambio prolungato che strappa applausi per le difese impossibili che le avversarie riescono a compiere e sul successivo turno di battuta di Maruotti (un ace e quattro punti in attacco) la situazione si capovolge (24-21). Il due a zero è una bomba di Atanasijevic in diagonale.

Il terzo frangente segue un copione simile al precedente ma poco prima del time-out tecnico gli ospiti si sganciano per mezzo di un muro attento (ne prendono altri quattro) ed un rinfrancato Solé (14-19). Il tecnico Grbic gioca la carta Sunder per rilevare un Fromm impalpabile ma ai suoi manca un pizzico di fortuna e non glie ne va bene una. È Kaziyski a mettere giù la palla che accorcia le distanze.

La Sir riparte con la stessa formazione che ha chiuso il set precedente ma sono i rivali ad andare avanti con Kaziyski che costringe subito a chiamare tempo (4-7). Nel tentativo di recuperare i perugini commettono qualche errore che causa un ulteriore scollamento e così vengono gettati nella mischia Vujevic e Paolucci (13-18). Inevitabile il rinvio del verdetto al tie-break.

L’ultimo frangente di gioco regala emozioni a non finire, la curva s’infiamma e sostiene a gran voce i suoi campioni che volano con le buone giocate di Sunder sul 9-6 ma tutto torna in asse poco dopo con il muro di Nemec (10-10). Nemec con battute non prive di aiuto del nastro procura due palle match ma le strepitose difese di Fanuli consentono di riportare in asse (14-14). Allo sprint è l’errore di Buti a strozzare l’urlo in gola agli sportivi perugini.

SIR SAFETY PERUGIA – ENERGY T.I. DIATEC TRENTINO = 2-3
(25-21, 25-22, 19-25, 18-25, 15-17)
PERUGIA: Atanasijevic 28, Beretta 9, Maruotti 8, Buti 8, Fromm 6, De Cecco 3, Fanuli (L1), Sunder 12, Paolucci, Vujevic,. N.E. – Barone, Giovi (L2). All. Nikola Grbic e Carmine Fontana.
TRENTO: Kaziyski 25, Nemec 15, Solé 13, Lanza 11, Birarelli 9, Zygadlo 2, Colaci (L), Burgsthaler 3, Giannelli, Thei, Mazzone. N.E. – Fedrizzi. All. Radostin Stoytchev e Dario Simoni.
Note – Spettatori 3’300.
Durata dei set: 25’, 30’, 28’, 26’, 21’.
Arbitri – Fabrizio Pasquali (AP) e Giorgio Gnani (PC).
SIR SAFETY (b.s. 19, v. 4, muri 5, errori 13).
ENERGY T.I. DIATEC (b.s. 18, v. 4, muri 14, errori 11).

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