ROMA - Non vince solo Matera, capitale europea della cultura 2019: le cinque citta' finaliste 'perdenti', Siena, Ravenna, Lecce, Perugia-Assisi e Cagliari saranno capitali italiane della cultura nel 2015 e nel 2016. E' l'orientamento - a quanto si apprende - emerso dalla riunione tra il ministro Franceschini e i sindaci delle diverse citta' al Collegio Romano prima della proclamazione.

Un'ipotesi di lavoro - dovra' confermarla il Consiglio dei ministri - che punta a non disperdere il patrimonio costruito in questi mesi.

"Il lavoro svolto per la candidatura di Perugia a capitale europea della cultura resta un lavoro prezioso e rappresenta un patrimonio di idee, studi e progetti cui non rinunceremo". E' quanto ha affermato da parte sua la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, commentando la decisione della commissione di valutazione che ha scelto Matera.

"Si tratta - ha aggiunto la governatrice umbra - di un grande lavoro che non puo' certamente andare disperso e costituisce un prezioso patrimonio di programmazione che sara' molto utile per le politiche regionali di sviluppo. Vorrei per questo – ha poi aggiunto - rivolgere un ringraziamento sincero a tutti quanti hanno creduto e lavorato per questo progetto, a cominciare dal presidente della fondazione Perugia-Assisi, Bruno Bracalente, e tutti i collaboratori della stessa fondazione che hanno con grande generosita', competenza e serieta' speso le loro migliori energie al servizio della candidatura".

Marini conclude rivolgendo "un augurio sincero alla citta' di Matera, vincitrice della candidatura a capitale europea della cultura, che, nel 2019, rappresentera' l'Italia".

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