(di Cinzia Conti) (ANSA) - ROMA - Da Rimini a Urbino, da Sansepolcro ad Arezzo, da Monterchi a Perugia: quattro regioni, Emilia Romagna, Marche, Toscana e Umbria, abbattono i campanili e si uniscono nel nome di Piero della Francesca nel primo "museo a cielo aperto" dedicato al padre della prospettiva pittorica e alle sue opere. Da questo nasce il progetto "Terre di Piero – Sulle tracce del maestro itinerante - Piero della Francesca", presentato oggi a TTG Incontri, grande kermesse dedicata al turismo in corso a Rimini.

Tanti gli itinerari da scoprire lungo i sei comuni che ospitano i capolavori del maestro quattrocentesco, dalla Madonna del Parto al Polittico di Sant'Antonio. Ma non si tratta solo di questo: l'obiettivo e' quello di offrire ai turisti una full immersion nel mondo di Piero della Francesca. Vedere dal vivo, attraversandoli, i paesaggi che sono diventati scenario dei suoi quadri, assaporare i cibi tipici di cui lui stesso si nutriva, ripercorrere le sue tappe tra le regioni e le signorie del suo tempo, dai Malatesta ai Medici passando per i Montefeltro. E
conoscere tutte le storie che lo riguardano: anche quella che fu proprio l'amore per la Resurrezione di Piero della Francesca a indurre il capitano inglese Anthony Clarke, incaricato di bombardare Sansepolcro a temporeggiare e a risparmiare la citta'.

Strumenti dell'iniziativa il sito internet dedicato www.terredipiero.it in italiano e inglese e un video di presentazione dei singoli comuni che ne illustra, oltre ai dipinti esposti, anche l'offerta turistica (con le proposte d'arte e cultura, l'enogastronomia tipica e il folclore). Ci sara' poi una app per smartphone che proporra' itinerari anche in base alla geolocalizzazione dell'utente. Infine anche una guida alla scoperta delle Terre di Piero in italiano e inglese (con logo e grafica coordinati per le 4 regioni) e una segnaletica urbana ed extraurbana ad hoc.

L'iniziativa acquista maggior significato anche in vista dell'appuntamento, tra marzo e giugno 2015, con la mostra "Piero della Francesca. Il disegno tra arte e scienza" ospitata a Reggio Emilia a Palazzo Magnani. Ma in questi mesi di aspettativa ci si puo' preparare ammirando dal vivo i panorami che dipingeva nei suoi quadri (ne sono stati identificati, localizzati e attrezzati come dei veri balconi almeno 7) e visitando la sua casa natale (sede della Fondazione dedicata al pittore, un centro studi, ricerche e documentazione che promuove mostre ed esposizioni sulla cultura del Rinascimento) e la Cappella di San Leonardo, dove ha chiesto di essere sepolto.

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