Tre performer, tre diversi stili artistici, tre storie e un palcoscenico. Nulla è stabilito, tutto è improvvisato e i corpi diventano veri e propri strumenti da sintonizzare tra loro, come in un concerto jazz.

Simone Sandroni, Compagnia Déjà Donné, Giorgio Rossi, Associazione Sosta Palmizi, Giorgio Donati, Compagnia Donati&Olesen, sono stati i protagonisti, venerdì sera, presso lo spazio ZUT- Ex Cinema Vittoria di Foligno, di un vero e proprio ‘omaggio’ all’arte dell’improvvisazione.

“Durante le prove abbiamo solamente creato i presupposti e l’ambiente giusto per far nascere una storia nel corso dello spettacolo. Nulla è stato pensato e coreografato -racconta Simone Sandroni- Ci siamo sintonizzati su una nota senza creare la musica, e quello che verrà fuori non lo sappiamo nemmeno noi. Di certo provocheremo e disturberemo, che è esattamente lo scopo primario dell’arte”.

È stato uno spettacolo-sorpresa, nato dall’emozione, dall’istinto e dalla notevole esperienza di ognuno dei tre artisti, due danzatori e coreografi di fama internazionale, l’altro rinomato attore, che per l’occasione si è improvvisato tecnico luci e audio.

Uno spettacolo, ovviamente irripetibile, divertente e nello stesso tempo emozionante, sviluppato tra passione e tecnica, tra armonie e contrasti.

Il pubblico ha assistito alla narrazione di storia improvvisata, basata su azioni e reazioni, sul rapporto con la musica e con lo spazio.

“Relazioni Improvvise” è il primo una serie di incontri che si svilupperanno tra settembre 2014 e il mese di marzo 2015. Il prossimo appuntamento si terrà nel mese di novembre, sempre presso lo Spazio Zut di Foligno, e vedrà protagonisti altri tre diversi artisti.

 

 

Spettacolo ideato da Simone Sandroni

Produzione Compagnia Déjà Donné

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