PERUGIA - A poco piu' di un mese dalla scelta finale continua a essere un cantiere d'idee "sempre aperto" quello legato alla candidatura a Capitale europea della cultura di Perugia con i luoghi di Francesco d'Assisi e dell'Umbria. Che fa dei diritti culturali un'istanza "fortissima" del dossier.
Un punto approfondito della situazione e' stato fatto oggi nel corso di un incontro con i vertici della Fondazione Perugiassisi. Nel corso del quale il presidente Bruno Bracalente ha fatto appello ai cittadini "perche' continuino a essere coinvolti". "Il dossier finale di candidatura - ha spiegato - sara' distribuito gratuitamente ai cittadini nelle edicole.
Chiediamo al territorio di vedere i contenuti e fare proposte che poi mostreremo anche alla commissione alla quale spetta la scelta della capitale. Vogliamo mantenere un rapporto forte con i cittadini, le organizzazioni del territorio e con i mezzi d'informazione. E questo e' possibile farlo solo rendendo noto cio' che si fa".

Tra i punti forti della candidatura Bracalente ha indicato la necessita' di essere Capitale europea della cultura. "Perche' se non si fa una sorta di scatto in questo ambito - ha aggiunto - si rischia una sorta di declino. E quando si ha molto bisogno e' piu' probabile che i progetti si realizzino d'avvero. Il nostro e' un programma d'investimento sul futuro, vero e affidabile. Aspetti che rappresentano un altro dei punti di forza della nostra candidatura".

"Vogliamo dare un'esperienza al turista che verra' nella Capitale della cultura" ha sottolineato il direttore culturale della Fondazione, Arnaldo Colasanti. "Pensiamo a una citta' – ha aggiunto - che sia un luogo di esperienze".

Il project manager Lucio Argano ha evidenziato come la Capitale europea della cultura sia per l'Italia "il secondo grande evento dopo l'Expo". "Il nostro - ha aggiunto - e' un progetto a geometria variabile che propone una serie di intrecci. E coinvolge anche Assisi e le altre citta' dell'Umbria".

 

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