PERUGIA - Due modi diversi di coniugare il tema della liberta', scelto come filo conduttore della Sagra musicale umbra che e' cominciata ieri sera a Perugia. 

L'apertura, nel pomeriggio, e' stata con i canti e le musiche della Rivoluzione francese, mentre la sera e' andato in scena il Ratto dal serraglio di Mozart. 

Pochi anni e piu' di mille chilometri separano questi due momenti. Il Ratto fu rappresentato per la prima volta nel 1782 a Vienna come celebrazione dell'illuminato imperatore "riformista" Giuseppe secondo d'Asburgo. In questo capolavoro che molto risente dell'Illuminismo, Mozart ci racconta della liberta' concessa da "un turco generoso" ad una ragazza innamorata di un altro. Sette anni dopo il popolo di Parigi scendeva nelle piazze per cambiare il mondo, oltre alla Francia, e la conquista della liberta' assunse i toni forti, anche nella musica, della Rivoluzione. 

Per eseguire il singspiel di Mozart in forma di concerto (con sopratitoli in italiano) la Sagra ha chiamato uno specialista della materia come Rene' Jacobs alla guida della Akademie fur Alte Musik Berlin e del coro La Stagione Armonica, con un eccellente cast vocale a partire da Robin Johannsen nei panni di Konstanze. 

La storia di come Selim Pascia alla fine mise da parte le sue passioni e cedette ai diritti dell'amore liberando Konstanze e' stata rappresentata con classe e leggerezza. 

Altro clima, nel pomeriggio, con le pagine fiammeggianti di Cherubini e Gossec che parlano, spesso con raffinata retorica, di una idea di uguaglianza, fraternita' e liberta' che apriva inedite prospettive alla vecchia Europa delle monarchie. Ad eseguirle, i fiati del Conservatorio perugino "Morlacchi" per la direzione di Claudio Paradiso. Ovviamente, si e' aperto con La Marsigliese.

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