PERUGIA - "Il Festival delle Nazioni di Citta' di Castello tocca quest'anno uno dei punti nevralgici della faticosa e difficile coesistenza di antiche civilta' fondative all'interno degli attuali processi di integrazione politica europea": a dirlo e' il presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, in occasione della 47/a edizione della rassegna tifernate della quale e' ospite l'Armenia. 

A suo avviso "una terra alla quale l'Europa deve moltissimo nei termini delle sue radici e questo e' il dato culturale che solo e piu' di altri conta, che solo e piu' di altri puo' tenere accesa la via del dialogo fra Nazioni oggi separate da appartenenze a diverse unita' sovranazionali".

"Le basi sulle quali poggia il dialogo di oggi - aggiunge Guasticchi in una nota - sono lontanissime ma certissime. La musica e la spiritualita' che essa conserva e incrementa non temono la lontananza del passato e, invece, si esaltano nella progettazione del futuro. Per questo, ogni tipo di contingenza storica, per quanto dolorosa e infausta, riceve dalla programmazione di incontri culturali ad altissimo livello, come quello tifernate, la spinta necessaria a costruire sulle difficolta' di oggi la certezza del futuro. Citta' di Castello si dimostra una volta di piu' all'altezza di un compito cosi' importante e decisivo ospitando la profonda matrice spirituale delle genti dell'Armenia, facendo dell'appuntamento che oggi si inaugura il crocevia di un rapporto indelebile e ricco di premesse nell'interesse di tutte le Nazioni coinvolte e da coinvolgere nell'opera di pacificazione. La presenza dei musicisti armeni al Festival tifernate non e' una parentesi dentro le drammatiche vicende che agitano l'Europa e i Paesi con essa confinanti. E', semmai, una fortissima testimonianza, che risuona di accenti accorati e sublimi, sciolta da ogni condizionamento, viva nella sua assolutezza attraverso i millenni, duratura nella promessa di unita' fra i popoli delle Nazioni”.

“In un angolo della piccola Umbria – conclude Guasticchi - , il mondo ha la pretesa, la possibilita' e la certezza culturale di potersi ritrovare per fondare nuove intese e favorire autentiche speranze di progresso e di pace. Il Presidente del Festival delle Nazioni, Giuliano Giubilei, il consiglio di amministrazione e lo staff artistico ed organizzativo della manifestazione tifernate - conclude Guasticchi - ancora una volta, pur fra mille ristrettezze economico-finanziarie, hanno allestito un programma di grande valore culturale che travalica i confini nazionali".

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