MONTE CASTELLO DI VIBIO – Domani domenica 17, alle ore 17, Piazza Vittorio Emanuele II, a Monte Castello di Vibio, la presentazione del libro di Simone Mazzi “Montecastello di Vibio si racconte… a fumetti”.

Il libro costituisce un’opera utile ed accessibile, sia per la semplicità del linguaggio dato dal fumetto, sia per il valore artistico dei disegni realizzati dall’autore. In esso si racconta la storia di Monte Castello di Vibio partendo dalle origini del nome, passando dall’epoca romana a quella medioevale, da quella garibaldina a quella napoleonica, fino a giungere agli eventi della II guerra mondiale.

Non sono trascurati dettagli storici, date ed avvenimenti che ogni abitante del luogo dovrebbe conoscere e così dalle pagine prendono vita personaggi storici, aneddoti e avvenimenti, raccontati con grande rigore storico, segno evidente di uno studio approfondito della materia in tutti i suoi aspetti, e con un pizzico di umorismo che caratterizza l’autore.

Non è la prima volta che viene realizzata una storia a fumetti, ma l’unicità di questo lavoro è costituita dal fatto che invece di scegliere la storia d’Italia o d’Europa, che molto interesse hanno suscitato nelle scuole, si è scelto di raccontare uno dei tanti piccoli tesori di cui è ricco il nostro bel paese. Quei luoghi ricchi di tradizione, di arte e di cultura di cui si può andare fieri.

Ma il piccolo volume non si ferma solo a questo, e qui si può dire ci sia la novità: con grande intelligenza l’autore ha saputo unire alla storia intesa come cronaca, una guida ragionata attraverso i monumenti del paese, indicando anche un percorso ideale per non perdersi nulla di Monte Castello. Così dalla storia del Teatro della Concordia si arriva a quella delle chiese del paese, quella parrocchiale dei Ss. Filippo e Giacomo e quella del Crocefisso o di Santa Illuminata. L’autore non tralascia proprio nulla perché dà giusto spazio anche alle frazioni di Doglio e Madonna del Piano. In fine, proprio come fosse la classica ciliegina sulla torta, aggiunge un vocabolario minimo del dialetto montecastellese, a testimonianza della sua passione per la ricerca e la tradizione.

Per come è strutturata l’opera può essere letta sotto vari punti di vista e utilizzata come utile strumento per il turista, di grande aiuto ai più piccoli per conoscere meglio le loro radici e tradizioni, di grande interesse artistico per la qualità delle vignette e per la precisione dei dettagli nono solo per rappresentare i monumenti più importanti, ma le mura, la campagna intorno e perfino i vicoli del paese, che grazie alla freschezza del segno in chiaroscuro esaltano l’abilità manuale dell’artista.

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