Corciano Festival, il sindaco: "Stiamo scrivendo un'importante pagina di storia"
Il debutto di Corciano Festival è alle porte. Sabato 2 agosto, alle 17,30, nel Chiostro del Palazzo Comunale il sipario si alzerà sull’edizione del 50esimo. Un traguardo ragguardevole per un evento cresciuto nel tempo ed ampiamente consolidato, ma anche una sfida per l’Amministrazione Comunale che ha raccolto l’eredità e che, complice anche l’età anagrafica della squadra di Governo, ha cercato di operare scelte che tenessero insieme tradizione e modernità. Per questo il Sindaco Cristian Betti ha preso carta e penna, per un messaggio introduttivo che suona beneaugurante per questa sorta di nuovo corso della manifestazione.
“Emozione, orgoglio ed entusiasmo – l’incipit del primo cittadino - Quando ci si appresta a festeggiare i cinquant’anni della manifestazione regina della cultura corcianese, ovvero il Corciano Festival, non si può far finta di non provare quelle emozioni e sensazioni uniche che ti fanno capire che si sta scrivendo una pagina importante della storia recente del tuo territorio.
Cinquanta anni sono un’enormità, tenuto conto soprattutto che fare cultura, investire sulla cultura, in un momento storico come quello che stiamo vivendo, è oltremodo difficoltoso ed impegnativo. Cinquan’anni di personaggi, artisti blasonati o in rampa di lancio, vip e persone ‘comuni’, cinquanta anni di impegno, dedizione, screzi, entusiasmi, passioni. Tutto questo è presente nella mia mente mentre mi accingo a tagliare il nastro del Cinquantesimo Corciano Festival.
Proprio per l’importanza di questo anniversario abbiamo cercato di costruire un programma all’altezza, un programma che non vedesse in questa edizione un punto di arrivo ma anzi una nuova partenza, per iniziare ad esplorare quei linguaggi e quelle visioni che dovranno essere la spina dorsale del Festival nei prossimi lustri. Amarcord e assaggi di innovazione. E’ questo il mix pensato per questo Festival. Pensato e costruito come piace fare a questa Amministrazione, ovvero con una grande opera di condivisione, che è faticosa, dura, che spesso porta anche a litigare, ma che alla fine rende chiaro a tutti dove si sta andando e perché.
Abbiamo cercato di specializzare il Festival, puntando le attenzioni su teatro, arti visive, musica e rievocazioni storiche, scegliendo quanto di meglio potevamo sperare di raggiungere. Questo Festival è una grande scommessa sul futuro, senza dimenticare e rinnegare chi ha reso grande questo evento. Noi oggi abbiamo il dovere, e la responsabilità, di trovare quelle nuove vie che possono permettere alla regina delle manifestazioni corcianesi di continuare ad essere grande in un mondo in rapida evoluzione. E questa edizione è davvero un ottimo inizio”.

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