di Arm.Alle.

 

PERUGIA. Il jazz non è in crisi. E lo dimostrano i numeri dell’edizione 2014 di Umbria Jazz che volge al termine. Nonostante gli inizi non siano stati dei migliori. Accantonato il capitolo maltempo e quello di Dj Ralf (per qualcuno non ha soddisfatto le aspettative n.d.r.), è il momento di guardare al futuro senza dimenticare il primo weekend che ha visto l’Arena,i Giardini Carducci e Piazza IV Novembre popolati da pochi “irriducibili” della musica decisi a sfidare i malumori e i capricci celesti.

L’ultimo weekend – scrive in una nota l’Ufficio stampa della manifestazione – , riscaldato dal sole tipico di questo periodo, ha visto la gente riversarsi nei luoghi all’aperto per godere della musica e del suo contorno. I concerti indoor hanno attirato un pubblico numeroso, quello dei fan più esigenti ma anche di coloro pronti ad accogliere le proposte più “fresche”.

Ma veniamo ai numeri. Che il Jazz goda di ottima salute – si legge ancora nella nota – lo dimostrano gli oltre 30.000 paganti per circa 800 mila Euro di incasso da biglietti e merchandising. Le grandi certezze di Paolo Fresu, John Scofield e Roy Hargrove,la novità degli Snarky Puppy hanno entusiasmato il pubblico del Teatro Morlacchi facendo il tutto esaurito. “La combine” Fiorella Mannoia con Danilo Rea e Fabrizio Bosso, preceduta da Natalie Cole, ha fatto centro coinvolgendo il pubblico dell’Arena Santa Giuliana in una serata memorabile. Le nuove forme sonore vicine all’elettronica e alle contaminazioni tra i vari generi musicali al Palazzo della Penna hanno interessato un pubblico giovane e non. La Sala Podiani presso la Galleria Nazionale dell’Umbria ha accolto un pubblico osannante per l’esibizione del duo Mountain Men. Non hanno deluso i giganti come Herbie Hancock con Wayne Shorter e il duo Michel Camilo-Hiromi. Entusiasmo tra i govani per l’esclusiva italiana dei Roots.

Il festival – conclude l’Ufficio stampa – chiude con una giornata dedicata al jazz italiano, con il convegno sullo stato del jazz tricolore e il tributo a Trovajoli, e alle grandi voci di Al Jarreau e Mario Biondi. Infine abbinamento sempre vincente tra musica e cibo al Ristorante dell’Arena, alla Bottega del Vino, al ristorante la Taverna e all’Hotel Brufani Palace per gli aperitivi, i brunch e le cene.

È tempo di ringraziare. Un ringraziamento – concludono gli organizzatori – va alle istituzioni, ai soci della Fondazione Umbria Jazz ed ai sostenitori privati, ma è soprattutto al pubblico che va la nostra gratitudine: ancora una volta, con il suo grande affetto ha reso Perugia la capitale del Jazz per 10 giorni. Arrivederci a Umbria Jazz Winter#22 a Orvieto dal 27 dicembre 2014 al 1 gennaio 2015 e a Umbria Jazz 15 a Perugia dal 10 al 19 luglio 2015.

Condividi