di Arm.Alle.

 

PERUGIA  - Si respirava l’aria delle grandi occasioni, mercoledì sera, all’Arena Santa Giuliana. Sul palco principale di Umbria Jazz il duo Herbie Hancock – Wayne Shorter. Due jazzman che hanno fatto la storia del jazz. Che hanno inventato il jazz. E che “parlano jazz”. Ancora. Due artisti che hanno vinto complessivamente 24 Grammy, che fondono le loro carriere a partire dagli anni 60, quando si sono incontrati nel quintetto di Miles Davis, e che ad oggi contano più di mezzo secolo di carriera entrando a far parte di diritto nella storia del jazz.

Il duo piano-sax hanno realizzato un disco a quattro mani, nel 1997, e da allora partendo da Parigi approdano a Perugia per la seconda uscita dal vivo celebrando il rito dell’incontro tra i due nel jazz strumentale.

Ed è grazie ad Umbria Jazz che trovi davanti ai tuoi occhi l’inimmaginabile, a pochi metri, sul palco  del Santa Giuliana. Fissando nella memoria quei momenti in cui il  pianoforte di  Herbie Hancock si fonde come non mia con  il sax di Wayne Shorter. Quella musica non semplice seguita in religioso silenzio da un pubblico che sapeva perfettamente cosa stava ascoltando

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