(Di Maurizio Giammusso) (ANSA) - SPOLETO - Dopo aver offerto, negli ultimi giorni, ai suoi spettatori varie esperienze firmate da grandi registi (Robert Wilson, Luca Ronconi, Tim Robbins) il cinquantasettesimo Festival dei due mondi di Spoleto ha presentato uno spettacolo esclusivamente basato sulla presenza dell'attore: ''Love letters'': un'ora e dieci di pura recitazione, quasi un teatro radiofonico al quale hanno dato vita i due divi francesi Gerard Depardieu e Anouk Aimee. 

Il testo a due soli personaggi e' un gran successo americano degli ultimi anni, ripreso in varie parti del mondo e gia' recitato dalla stessa Aimee. E' uno spettacolo che non ha bisogno di nulla: i due interpreti sono seduti uno accanto all'altro, senza guardarsi, leggendo (in francese) un lungo dialogo epistolario sapientemente orchestrato dal drammaturgo americano Albert Ramsdell Gurney. Il testo e' animato da due personaggi, Melissa e Andrew, che seduti al loro tavolo comune si scambiano lettere e bigliettini per oltre cinquanta anni, tutta una vita. Sono testi brevissimi, a volte semplici battute o cartoline, che raccontano due vite intrecciate insieme, sfiorate dall'amore e riscaldate da una incrollabile amicizia; un fiume di speranze, sogni, ambizioni, delusioni, sconfitte.

Lui e' spesso romantico e ironico; lei piu'  vivace e dispettosa. Alla fine Andrew coronera' la sua vita con l'elezione a senatore. Melissa non coronera' il suo sogno di diventare un'artista  e dopo vari passaggi in case di cura, si togliera' la vita, lasciando disperato il suo amico e piuttosto delusi i suoi spettatori, che pure hanno generosamente applaudito.

Cosa resta infatti della serata al Teatro Nuovo di Spoleto?
Resta l'incontro italiano con due attori francesi molto amanti dell'Italia; resta la loro voce che si fa personaggio, la loro bravura in un testo abile, ma non impegnativo come lo spettatore italiano avrebbe preferito.

 

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