PERUGIA – “Un giorno senza sorriso è un giorno perso”, diceva Charlie Chaplin, e lo ha ricordato lo scrittore Fabio Stassi, parlando a Perugia, in occasione di “Umbrialibri 2014”, del suo fortunato libro, già tradotto in diciassette lingue, “L’ultimo ballo di Charlot”, edito da Sellerio. La formula del libro è quella di una immaginaria lettera del vecchio attore ormai ottantenne al figlio, nella quale racconta la storia della sua vita come non l’ha mai ascoltata nessuno prima d’ora, insieme narrazione biografica e affresco storico, con un tono di confessata verità che sembra attingere, al di là delle ricostruzioni parziali o di comodo che ciascuno di noi si fa del proprio passato, alla verità dell’essere e della vita vissuta.

Letteratura e musica si sono fuse in un “melologo”, una “performance” per voce recitante (Carlo Carini del Tatro della Fontemaggiore) e trio d’archi, eseguito da “UmbriaEnsemble”, con Angelo Cicillini al violino, Luca Ranieri alla viola e Maria Cecilia Berioli al violoncello.

 

 

Condividi