PERUGIA - “Prigionieri al lavoro. Lo sfruttamento dei militari e dei civili internati nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra mondiale” è il titolo del convegno, organizzato dall'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea (Isuc), che si terrà a Spoleto venerdì 16 maggio.

L'iniziativa costituisce un momento di scambio fra specialisti sullo stato della ricerca sul tema in ambito internazionale, oltre che il riconoscimento di una memoria diffusa sull'esperienza di prigionia e di lavoro obbligatorio di una generazione che per motivi biologici va scomparendo. Verranno presi in esame i casi dei prigionieri italiani detenuti nei campi di concentramento in Gran Bretagna, Stati Uniti, Germania, e di quelli dell'esercito Alleato rinchiusi nei campi in Italia, con specifico riferimento alla situazione in Umbria.

Il convegno (che inizierà alle ore 9.30 presso la Biblioteca comunale “G. Carducci”) è organizzato dall'Isuc in collaborazione con l'Iscop (Istituto di storia contemporanea della provincia di Pesaro Urbino e l'associazione Pro Ruscio), sotto il patrocinio dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia e del Comune di Spoleto, con il sostegno dell'Unpli e della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto. Ai lavori parteciperanno Sonia Residori (Università di Verona); Isabella Insolvibile (Università di Napoli); Brunello Mantelli (Università di Torino e Calabria); Flavio Giovanni Conti (storico e saggista); Mirco Carrattieri (Insmli); Costantino Di Sante (Iscopo); Andrea Giuseppini (www.campifascisti.it); Dino Renato Nardelli (Isuc).

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