PERUGIA – Concerto domani, mercoledì 14 maggio, alle ore 21, nell’Auditorium di piazza Mariotti, dell’agli studentiOrchestra Sinfonica degli allievi del Conservatorio di Perugia, un appuntamento che si succede ormai da molti anni.

Come annuncia il direttore del Conservatorio Carabba, dirigerà la formazione giovanile  Francesco Leonetti, il maestro che dal 1979 cura la preparazione alla vita d’orchestra delle centinaia di giovani che via via si sono succeduti sui leggii.

 Laureato in giurisprudenza,  musicista di solida preparazione maturata sotto il magistero di geni della bacchetta come Bernstein, Markevitc, Ferrara e Ozawa, Leonetti sfodera le credenziali di un complesso di circa novanta elementi, tutti allievi o neo-diplomati del Conservatorio, nello spirito  di una identità di partecipazione che rende preziosissima ogni apparizione pubblica dell’insieme formato da Iscritti ai corsi tradizionali, ai preaccademici, al triennio e al biennio che, leggio accanto a leggio, maturano la forte disciplina della presenza  umana agli eventi musicali della grande tradizione sinfonica, un’occasione unica per crescere e maturare. In particolare il concerto di sabato costituirà anche l’esame pubblico per alcuni iscritti al biennio.

Secondo il professor Leonetti questa formula è la più efficace sotto ogni profilo, e particolarmente dal punto di vista formativo, che poi per un Conservatorio è quella correlata alla sua stessa funzione istituzionale.

Ancora una volta i ragazzi della Sinfonica manifesteranno lo spirito di corpo che li ha visti protagonisti di bellissime serate al Lyric di Assisi, al San Domenico di Foligno, al Morlacchi, alla cattedrale di San Lorenzo, a San Pietro.

Il programma proposto comprende quattro pezzi  del più consolidato repertorio,da Beethoven a Kodaly attraverso Bizet e Ravel.

Consapevole di quanto sia difficile  costruire una tradizione esecutiva con un complesso che in media ogni tre anni cambia i suoi componenti, Leonetti concentra la sua attenzione su pezzi dal sapore fortemente evocativo, dal Beethoven Illuminista della ouverture delle “Creature di Prometeo”, all’acceso mondo mediterraneo della suite L’Arlesienne di Bizet, danze provenzali scatenate per il raggiungimento di una forte e sensuale vitalità. Ancora danza, ma stavolta simbolicamente trasfigurata per la Pavane di Ravel, movenze attonite e dolenti per un quadro Parnassiano incantatorio. Rude e vitale come compete a una musica di ispirazione zingaresca il polittico delle “Danze di Galanta” di Zoltan Kodaly chiuderà una serata  dai forti connotati comunicativi.

Il concerto, aperto al pubblico fino all’esaurimento dei posti, sarà preceduto da una prova pubblica che avrà luogo sempre domani, alle dieci del mattino, riservata agli studenti delle scuole cittadine.

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