Scoperta eco Big Bang: per essere sicuri servono ancora verifiche
FOLIGNO - Servono nuove indagini per poter dire con certezza che l'eco del Big Bang rilevato durante l'esperimento Bicep 2 dall'universita' di Harvard sia realmente il primo sussulto dell'universo e non una semplice distorsione generata dalla nostra galassia. Lo ha detto John D. Barrow, noto cosmologo dell'universita' di Cambridge, in occasione della Festa di Scienza e Filosofia di Foligno, che si e' chiusa domenica scosa facendo registrare oltre 15mila presenze.
''La sensazionale scoperta delle onde gravitazionali del Bicep 2 e' molto importante per la comprensione del nostro universo'', ha spiegato Barrow. ''Il contributo delle differenti teorie circa la formazione delle onde gravitazionali permettera' di usare questi dati in futuro, se risulteranno corretti, per restringere il campo e formulare la teoria corretta dell'Inflazione dell'universo. Ma abbiamo bisogno di molte osservazioni a diverse frequenze radio - ha aggiunto – per essere assolutamente sicuri che questi segnali di onde gravitazionali provengano dall'inizio dell'universo e non rappresentino piuttosto un effetto generato da processi di radiazione locale nella nostra galassia''. Un aiuto potra' arrivare pure dai vecchi rilevamenti della missione Planck ''che aspettano ancora di essere analizzati''. Anche se il telescopio dell'Agenzia spaziale europea (Esa) e' andato in pensione l'anno scorso, infatti, ha in serbo ancora molte sorprese.
''Dalle misure di Planck affiorano alcuni dati imprevisti - ha affermato a sua volta Marco Bersanelli, fisico dell'Universita' di Milano – lievi anomalie che aprono nuove domande su quanto porrebbe essere accaduto nelle primissime frazioni di secondo dopo l'inizio del
tempo''.

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