BASTIA UMBRA - "Non potevo mancare oggi ad un appuntamento cosi' importante, in una regione cosi' importante per la protezione civile, dove in questi anni si e' realizzato un felice binomio fra amministrazioni capaci e popolazioni sensibili, che hanno fatto dell'Umbria un punto di
eccellenza nel sistema nazionale della protezione Civile": a dirlo e' stato il capo dipartimento Franco Gabrielli oggi a Expoemergenze.
 

Con un ramoscello d'olivo, simbolo della Domenica delle Palme, tenuto in mano per tutta la visita, ha salutato i tanti volontari presenti con le loro uniformi multicolori. Provenienti da varie parti dell'Umbria e da altre regioni.
 

Gabrielli ha visitato i vari padiglioni di Expoemergenze insieme alla presidente della Regione Catiuscia Marini, per poi esprimere alle centinaia di volontari l'apprezzamento per il loro impegno. Definendo il mondo del volontariato della protezione civile "una eccellenza per la comunita', ma anche per il Paese".
 

"Sono i volontari - ha detto la Marini - che contribuiscono a far crescere diffusamente la cultura della protezione civile, cosi' come la conoscenza del territorio, a cui i volontari dedicano tempo, impegno ed energia". La presidente ha ringraziato l'organizzazione di Expoemergenze, gli espositori, il sistema pubblico della protezione civile, vigili del fuoco e forze dell'ordine per la riuscita e l'interesse suscitati dalla manifestazione. "L'Umbria - ha aggiunto - e' tradizionalmente una terra di solidarieta' e di generosita' civile, e a questi valori s'ispirano e contribuiscono a sviluppare i 3 mila volontari e le 103 assciazion che in Umbria partecipano al sistema organizzato della protezione civile. A tutti loro un grazie di cuore".
 

Gabrielli e Marini, guidati dal responsabile dell'organizzazione Giorgio Menichini, si sono soffermati nei vari stand di Expoemergenze, da quelli dedicate alle ambulanze e ai mezzi di soccorso sanitari alle strutture per la protezione civile e l'emergenza, dall'antincendio ai mezzi a disposizione delle forze dell'ordine.
 

"Bisogna investire nel volontariato - ha sostenuto Gabrielli -, anche con le poche risorse a disposizione". Parlando del futuro della protezione civile, il prefetto ha sottolineato la necessita' di una "razionalizzazione delsettore", che tuttavia - ha ammonito - "non deve scalfire l'architettura attuale, che vede nelle Regioni lo snodo delle attivita' sul territorio". "Bisogna certamente migliorare il sistema - ha proseguito -, cogliere le opportunita' offerte dalle riforme e dalle modifiche costituzionali, ma senza indebolire il buono che e' si e' costruito in questi anni: il nostro e' un mondo che deve guardare con speranza al futuro, abbiamo dietro esperienze e capacita' che non devono essere disperse: sarebbe miope e follia - ha concluso Gabrielli - tornare indietro".
 

"Occorre - ha detto per parte sua la presidente Marini - che, in un sistema solidale fra i livelli istituzionali nel territorio e nella primazia dello Stato, prevalga una protezione civile ispirata da un senso cooperativo e collaborativo".

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