Sabato 29 marzo, alle 21, al Teatro Torti di Bevagna, Fuori Misura, uno spettacolo che partendo dalla dolorosa vicenda umana e dallo stupefacente estro poetico di Leopardi coniuga in sé tutte le sfumature dell’animo umano.

In scena il bravissimo, eclettico, coinvolgente e straordinariamente credibile Andrea Robbiano.

Andrea ha un sogno: insegnare. Ma nonostante il 110 e lode in Lettere e Filosofia per vivere è costretto a lavorare in un call center, finché un giorno finalmente riceve l'incarico di una supplenza proprio nella scuola media da lui frequentata da ragazzo. La professoressa che deve sostituire gli lascia l’arduo compito di spiegare “vita e opere di Giacomo Leopardi”. Così Andrea, anzi il Professor Roversi, dovrà misurarsi con una classe che sarà rappresentata dagli spettatori in teatro. Nasce una magica e coinvolgente "lezione" nella quale si mescolano poesie, riflessioni personali, interazioni con la platea, momenti di grande ironia e divertimento. Robbiano riesce a fondere l’immensità poetica di Giacomo Leopardi con la vita di ognuno di noi, affinché ci si possa tutti tuffare in quell’universo immaginifico che il grande poeta ci ha trasmesso attraverso le sue opere.

“Non ho la presunzione di dire che Fuori Misura analizzi a fondo l’opera omnia del Leopardi, - dice l’autrice Valeri Cavalli - un’immensa produzione letteraria che va dalla poesia alla filosofia, non ho i titoli per dare una visione critica, profonda e sapiente. Tutto è talmente grande in Leopardi che sarebbe pretenzioso voler portare in scena anche solo parte della sua produzione letteraria e riassumere l’arte è un’impresa impossibile.

Mi sono così concentrata così sulla sua vita a partire dalla nascita in un’epoca lontana da noi, in un isolato palazzo situato nella cittadina marchigiana di Recanati, ma soprattutto ho sottolineato “l’allegrezza pazza” che riempiva le sue giornate, il suo desiderio di assomigliare ad Achille, l’eroe perfetto, la sua inclinazione a teatralizzare gli eventi, la sua sete di sapere e “del meraviglioso che si percepisce con l’udito e con la lettura”. Giacomo era dunque un bambino felice e talentuoso. Poi da “sano e dritto”, come lo descrive il medico di famiglia, Giacomo in qualche anno diventa “consunto e scontorto”, perché aggredito dal morbo di Pott, una forma di tubercolosi ossea, che deforma il suo scheletro e lo infragilisce giorno dopo giorno.

Di speranza, di sogno, di segrete fonti di energia, di sofferenza insopportabile è intrisa tutta la sua poetica che affascina per la sua bellezza dolorosa e che emoziona perché pervasa di un desiderio mai appagato di amore e di consolazione.”

Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 19, al n°075/57542222. E’ possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

 

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