CITTA' DI CASTELLO - Il navigatore satellitare li ha guidati lungo una strada simile a una mulattiera, sulle colline di Citta' di Castello, finche' l'auto si e' impantanata in una zona boschiva, in piena notte: due giovani in vacanza in Umbria sono stati portati in salvo dopo tre ore di ricerche da parte dei carabinieri, che per rintracciarli hanno dovuto anche percorrere un bel pezzo di strada a piedi. L'auto dei due turisti e' stata poi recuperata con l'aiuto di un
trattore.
 

E' successo sabato scorso. I due giovani - una coppia di fidanzati residenti nel Nord Italia - erano partiti nel tardo pomeriggio da Assisi diretti, in auto, a Macerata.    I problemi sono cominciati quando il navigatore, in prossimita' della frazione di San Secondo, ha "consigliato" di lasciare la strada principale e di percorrere alcuni chilometri di una strada secondaria che, man mano l'auto procedeva, diventava sempre piu' piccola e sconnessa. Finche', nel bel mezzo di un bosco, in piena notte, il veicolo e' rimasto impantanato in una pozza di fango. Non potendo piu' proseguire ne' tornare indietro, i due hanno chiesto aiuto ai carabinieri.
 

In assenza di indicazioni circa le strade percorse e senza alcun riferimento, l'operatore della centrale operativa della compagnia Citta' di Castello ha dovuto faticare un bel po' per capire in quale zona si trovassero. Grazie alla profonda conoscenza del territorio ed anche, in parte, alla localizzazione del cellulare, dopo circa tre ore di ricerche una pattuglia dell'aliquota radiomobile e' riuscita a rintracciare i due in localita' Capessino.
 

I militari, considerata la quasi inaccessibilita' del posto, hanno dovuto lasciare l'autoradio e percorrere diversa strada a piedi prima di raggiungere i due giovani turisti che sono stati accompagnati in caserma e rifocillati. La loro autovettura e' stata recuperata ieri mattina grazie all'intervento di un trattore che, non senza difficolta', e' riuscito a raggiungere ed agganciare il veicolo.

 

Questo quanto raccontato in una nota di agenzia, ma resta da spiegare l’arcano per cui, partiti da Assisi alla volta di Macerata, i due giovani siano finiti in Altotevere, ovvero nella direzione opposta che avrebbero dovuto percorrere.

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