Città di Castello/ Il Centro Studi Montesca incontra la Montessori International
CITTA’ DI CASTELLO - La storia di Villa Montesca è profondamente legata alla vicenda educative dell’affermazione del Metodo Montessori nel mondo. E’ infatti grazie al supporto dei Baroni Franchetti che il Metodo della Pedagogia scientifica nel 1909 viene pubblicato a Città di Castello. Un libro scritto durante il soggiorno di Maria presso la Montesca e frutto anche dei suoi appassionati incontri quotidiani con Alice Hallgarten e con le maestre delle Scuole rurali.
Proprio sul tema dei legami forti tra le esperienze educative di Maria ed Alice si è svolto un incontro ad Amsterdam presso la sede dell’AMI, nella casa che fu dimora degli ultimi anni di Maria, fra i rappresentanti del Centro Studi Montesca, Fabrizio Boldrini e Maria Rita Bracchini ed i rappresentanti dell’Associazione, Carolina Montessori, bisnipote di Maria e Joke Verheul, esperta montessoriana.
Nel corso del cordiale scambio di idee il Centro Studi ha presentato il progetto Europeo Moma (Montessori method for motivating adults) sostenuto dal programma Long Life Learning Grundtvig, che intende sperimentare la applicazione del Metodo alla dinamica di apprendimento di adulti in situazioni di particolare difficoltà sociale.
Carolina Montessori ha ricordato la presenza della zia Renilde, recentemente scomparsa, a Città di Castello nel 1999 e del suo attaccamento a Villa Montesca. La Montessori ha anche confermato che nell’archivio dell’AMI ci sono lettere e foto di Alice che potrebbero essere esposte a Villa Montesca in seguito agli accordi fra Centro Studi ed AMI in via di definizione.
“La disponibilità che abbiamo manifestato è molto ampia” ha dichiarato il direttore del Centro Studi Boldrini “ed ho espresso l’auspicio che Villa Montesca torni ad ospitare iniziative internazionali dell’AMI tese a valorizzare l’impatto che sulla storia mondiale dell’educazione ebbero queste due donne straordinarie, il cui profilo attraversa l’Europa ed il Mondo”
“L’incontro che si è svolto nello studio che fu di Maria Montessori è stato molto emozionante” ha sottolineato la responsabile del Centro Bracchini “ed ha consentito di creare un ponte fra la casa di Maria e quella di Alice”
Carolina ha ribadito lo straordinario impatto della personalità di Alice sulla vita e sull’opera di Maria e questo crea legame fortissimi fra l’AMI, tutto il mondo montessoriano e la Montesca.
A nome del Presidente Granocchia è stato espresso l’invito a Carolina e Joke a prendere parte alla conferenza internazionale che chiuderà il progetto MOMA nel prossimo ottobre.




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