Ricerca storica/ Presentato il premio in memoria dell’avv. Cesare Antonio Maori
PERUGIA - E' rivolto a giovani laureati, per la pubblicazione della tesi, o a studiosi che hanno scritto saggi e contributi scientifici, non ancora pubblicati, il premio istituito per pubblicare il miglior elaborato nella disciplina Archivistica relativo all'Umbria ed intitolato "alla memoria dell'avvocato Cesare Antonio Maori, un appassionato di patrie memorie e gia' ispettore archivistico onorario per l'Umbria".
In collaborazione con la Soprintendenza archivistica per l'Umbria, la famiglia Maori - presente stamani con la moglie Maria Viola e i figli Andrea e Luca nel corso della presentazione del premio a Perugia, nella sede della Soprintendenza - lo ha promosso per il 2014.
Gli elaborati dei candidati (eta' massima 35 anni) dovranno essere inviati alla Soprintendenza archivistica entro il 15 maggio prossimo.
"Lo scopo dell'iniziativa - ha affermato il soprintendente archivistico per l'Umbria, Mario Squadroni - e' quello di favorire la pubblicazione di studi scientificamente apprezzabili che vengono in genere lasciati a livello di dattiloscritti e quindi che non possono essere fruiti da un piu' vasto pubblico".
Un premio - e' stato evidenziato - nato anche per aiutare i giovani studiosi che si laureano in archivistica, "che sono sempre meno perche' non hanno sbocchi professionali", ha ricordato ancora il soprintendente archivistico.
Andrea Maori, ricercatore e archivista libero professionista, ha poi spiegato il perche' del premio, che come famiglia hanno voluto dedicare al padre: "Vuole sollecitare tutti i giovani cultori degli archivi e della storia umbra, che hanno a cuore la sorte della memoria collettiva della nostra regione, a presentare i propri lavori. In un momento difficile anche per il mondo archivistico - ha aggiunto - questo e' il contributo che vogliamo offrire alla collettivita' in nome della tutela dei beni culturali e quindi di papa'".
Maori ha inoltre ricordato la figura del padre, "avvocato civilista e amministrativista con una spiccata sensibilita' per il concetto di documento". Una sensibilita', ha proseguito Maori, "che lo ha portato ad avere interesse verso gli archivi e la loro tutela, intesi come complessi documentari, come somma sedimentata di documenti". E a quanto pare il suo archivio professionale, che il figlio ha riordinato, e' probabilmente uno dei piu' grandi del genere - in Italia - tra quelli dichiarati di interesse storico notevole.
Il premio, che avra' cadenza annuale, consiste nella somma di 500 euro al primo classificato e nella pubblicazione dell'elaborato per un importo massimo di 2.500 euro come volume autonomo o inserito in una collana specializzata nel settore archivistico, tra quelle esistenti in Umbria.
Oltre che dal soprintendente Squadroni e da Andrea Maori, la commissione giudicatrice del premio sara' completata da Paola Monacchia, presidente della Deputazione di storia patria per l'Umbria. Condizione necessaria per giudicare l'elaborato e' che il tema dovra' riguardare il territorio della regione.
"Se i contributi che perverranno non saranno all'altezza – ha commentato infine Squadroni - allungheremo la scadenza del bando e allargheremo la fascia di eta'".




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