Boldrini: “Poli come questo per far tornare Italia luogo di cultura universale"
PERUGIA - La presidente della Camera Laura Boldrini, all'apertura del nuovo anno accademico dell'università per stranieri di Perugia, ha sottolineato l'importanza per l'Italia di luoghi di incontro di diverse culture di questo genere.
"Il nostro sistema universitario - ha detto - ha estrema necessità di poli come questo per far tornare l'Italia ciò che è sempre stata, luogo della cultura universale che ogni essere umano vuole frequentare per completare la propria formazione, le lingue devono essere strumento di comunicazione non barriera". "Un'idea di mondo - ha detto aggiunto - che vorrei si moltiplicasse in Italia".
"Oggi, nel nostro paese – ha continuato -, siamo di fronte a nuovi rischi: primo fra tutti quello di negare riconoscimento e cittadinanza ad altre minoranze che arrivano da noi e che i fenomeni di migrazione rendono sempre più presenti ed attive, anche in luoghi e comunità fino a poco tempo fa caratterizzati da un'assoluta omogeneità culturale e linguistica”. "Il prezioso lavoro di valorizzazione del pluralismo culturale che fate qui deve essere diffuso a tutti i livelli del sistema educativo italiano, dagli asili nido all'università, se vogliamo fare del nostro Paese un Paese competitivo, e se vogliamo che anche i nostri giovani lo siano. E' un compito enorme, destinato certamente a conoscere difficoltà e a sollevare contrasti da parte di chi, spesso per mera propaganda politica, considera la società come un'entità statica e nel tempo sempre uguale a se stessa.
"Il meticciato non è una parolaccia – ha poi osservato -; dà invece un valore aggiunto. E dovremmo ben saperlo noi italiani che siamo il frutto di tanti incroci. Oggi, nel nostro Paese, siamo di fronte a nuovi rischi: primo tra tutti quello di negare riconoscimento e cittadinanza ad altre minoranze che arrivano da noi e che fenomeni di migrazione rendono sempre più presenti e attive, anche in luoghi e comunità fino a poco tempo fa caratterizzati da una assoluta omogeneità culturale e linguistica".
Infine la presidente ha laciato un nuovo appello, contro quella che lei stessa ha definito la "violenza delle parole". "Mi riferisco - ha detto Boldrini - a tutti coloro che, specialmente sul web e nei social media, non sapendo reggere un confronto civile, ricorrono all'insulto, spesso sessista e turpe se indirizzato contro donne. Una parola può uccidere, bisogna dire no a tutto questo", ha concluso.

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