Patrocinio di Perugia 2019 al progetto 3D Archeolab
PERUGIA - Archeologia e tecnologia per Perugia candidata a Capitale europea della cultura nel 2019 che, attraverso la sua Fondazione offre il patrocino a 3D Archeolab, un progetto che punta a creare nuove forme di produzione, formazione e divulgazione nel settore culturale, con l'utilizzo di tecnologie open source, low-cost e facilmente applicabili in contesti diversi. Il progetto e' stato illustrato oggi in una conferenza stampa al Museo archeologico nazionale dell'Umbria.
Le attivita' - spiega la Fondazione Perugiassisi in un comunicato - sono incentrate sulle collezioni del Museo archeologico nazionale dell'Umbria, con sede a Perugia. Saranno realizzati rilievi e modelli 3D di una selezione di reperti archeologici che, nell'insieme, costituiranno un quadro rappresentativo delle principali fasi storiche del territorio.
Verra' impiegato un software open source di semplice utilizzo in grado di produrre accurati rilievi 3D da immagini digitali. I modelli cosi' creati saranno inseriti in una banca dati fruibile online attraverso un normale browser che potra', nel tempo, ospitare anche modelli tridimensionali realizzati da altri musei per creare uno spazio espositivo virtuale che riunisca collezioni differenti in un unico luogo.
Tutte le fasi del progetto verranno svolte all'interno di un laboratorio appositamente allestito nel Museo e attrezzato con stampanti 3D, scanner per oggetti, postazione computer e videoproiettore.
"Diamo volentieri il nostro patrocinio - ha detto il presidente della fondazione Perugiassisi 2019 Bruno Bracalente - perche' e' un esempio di progettualita' innovativa. Nella corsa al titolo di Capitale europea della Cultura non vince chi ha il migliore patrimonio archeologico ma chi sa innestare l'innovazione".
I modelli digitali saranno utilizzati per realizzare riproduzioni dei reperti originali attraverso la tecnologia della stampa 3D nell'ambito di nuove attivita' didattiche per le scuole e per allestire nel Museo un originale percorso di visita
per non vedenti.
"In 3D Archelab - ha sottolineato Bracalente - c'e' la tecnologia che si presta alla progettazione, condizione fondamentale, insieme all'aspetto della didattica e del coinvolgimento dei non vedenti, come anche la costruzione di un laboratorio permanente".
Durante lo svolgimento del progetto saranno organizzati corsi di formazione gratuiti sulle tecnologie impiegate, con l'obiettivo di formare una rete territoriale di esperti nella musealizzazione 3D in grado di collaborare nelle attivita' e di proseguirle o replicarle in altri musei.
Il progetto e' della fondazione Massaccio, nata nel novembre del 2003 su iniziativa del Comune di San Giovanni Valdarno, del Centro di GeoTecnologie dell'Universita' degli Studi di Siena e di alcuni tra i principali enti locali ed aziende del Valdarno Superiore. La fondazione ha lo scopo di svolgere attivita' culturali e di ricerca scientifica a tutela del territorio, dell'ambiente e dei beni culturali.

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