Sarà affidato ad UmbriaEnsemble, in collaborazione con l'associazione  Isola del Libro Trasimeno Ciro e Cristoforo Marri, il Concerto inaugurale  del Festival di Citerna “E se le donne…” giunto ormai alla sua quarta edizione. Unico nel suo genere, il Festival - fortemente voluto  dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuliana Falaschi e  dall’assessore alla Cultura Giuliana Tizzi, con la direzione artistica  della pianista Baldelli – pone come proprio obiettivo la valorizzazione  e promozione delle eccellenze artistiche e culturali declinate al  femminile.

Nessuna occasione migliore per inaugurare quest’edizione del Festival,  dunque, dell’arte scultorea di un Maestro del Rinascimento italiano come  Donatello insieme con la musica dei grandi viennesi Schubert e Beethoven.  Il tema femminile che caratterizza il Festival è interpretato dal  capolavoro di Donatello, la Madonna di Citerna, splendida scultura in  terracotta policroma di recente attribuzione al periodo giovanile  dell’artista fiorentino, presumibilmente intorno agli anni tra il 1415  ed il 1420. Un’opera in cui la cura del dettaglio e la già matura  perfezione formale nulla tolgono alla spontaneità espressiva ed alla  grazia della composizione. La stessa eleganza ed intensità vivono nelle  opere di Ludwig van Beethoven e Franz Schubert che il Trio d’Archi di  UmbriaEnsemble (Angelo Cicillini, violino- Luca Ranieri, Viola- M. Cecilia  Berioli, Violoncello ) ha scelto per il Concerto.

Lo spettacolo, organizzato in collaborazione con Isola del Libro Trasimeno  e previsto per Domenica 9 Marzo 2014, con inizio alle ore 17 nella Chiesa  di San Francesco a Citerna, reca il titolo“Frau Musika - Omaggio a  Maria” in quanto ideale tributo al femminile nell’Arte. Il programma  si articolerà in un inedito e stimolante percorso tra l’olimpico Trio  D471 di Schubert, la conversazione di Anton Carlo Ponti ispirata alla  Madonna di Citerna ed intitolata “99 facce di donne nell’Arte, da  Donatello a Freud”, fino alla scintillante Serenata op.8 di Ludwig van  Beethoven che suggellerà con energia ed eleganza l’ispirazione e  l’aspirazione ad una dimensione sospesa tra l’esperienza terrena e  quella del “totalmente altro”.   

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