PERUGIA - “Quella cascata di cemento di fronte a San Bevignate è un errore enorme. Così si uccide il turismo a Perugia e si rovina una delle zone più belle della città”. Il segretario regionale dell'Ugl Enzo Gaudiosi bolla così la costruzione della “mega casa dello studente” nella zona di Monteluce. “Quella dell'Adisu – spiega Gaudiosi – è un'operazione che puzza di sprechi e un danno all’intero comparto del turismo. Perché spendere 11 milioni di euro per realizzare una struttura colossale quando lo stabile di via Faina risulta tutt'ora inagibile? E' proprio necessario gettare ancora cemento e deturpare con quattro piani di 'steccone' l'area immediatamente adiacente alla chiesa di San Bevignate, patrimonio di tutti i perugini? Vorremmo che l'amministratore unico dell'Adisu, Maurizio Oliviero, - conclude Gaudiosi - ci fornisse delle spiegazioni convincenti sulla questione. Così come chiediamo lumi all'amministrazione comunale e chi ha delle responsabilità in tutta questa vicenda”.

 

Francesco Gallinella, segretario regionale Ugl giovani, rincara la dose: “Il problema fondamentale è quello della gestione dei soldi e di questi mega appalti. Con tutti gli edifici recuperabili che ci sono a Perugia, a cominciare dallo studentato inagibile di via Faina e dalle ex segreterie di via della Pallotta, possibile che si pensi solo a deturpare un altro pezzo di città con uno stabile mastodontico?”. E ancora: “L'Adisu dovrebbe soppesare meglio le proprie scelte e i modi con cui investe decine di milioni di euro. Comune, Provincia e Regione, dal canto loro, devono assolutamente censire tutti gli immobili sottoutilizzati o dimenticati a Perugia. E' un patrimonio di tutti che viene lasciato in disparte a marcire. La domanda, quindi – chiude Gallinella – è questa: a chi conviene davvero costruire l'ennesimo scempio a Perugia?”.

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