Elio Clero Bertoldi
 

PERUGIA - Non é solo e soltanto la mostra di pittura di un giovane artista siciliano, ma é anche e soprattutto un viaggio nella memoria. Nella chiesetta della Maddalena, in corso Cavour, grazie alla Provincia di Perugia (per iniziativa dell'assessore Donatella Porzi) e dei carabinieri che la ospitano (col generale Antonio Marzo in primis) vengono gettati i semi per una rinnovata coscienza civile, a cominciare da quella delle nuove generazioni, per lanciare una sfida alla mafia e alla criminalità in generale e per far sbocciare "un mondo nuovo che é ancora possibile" (lo ha sostenuto il generale Marzo). I quadri esposti del pittore Gaetano Porcasi rappresentano le stragi che hanno punteggiato, con lo spargimento di sangue innocente, la storia del nostro paese dal 1860 ad oggi. Sulle tele, dove il rosso domina, sfilano gli episodi di Bronte (la strage degli innocenti attuata da Nino Bixio), di Milano (il generale Bava Beccaris che massacra i milanesi affamati nel 1898) e poi, via via, le stragi nazifasciste, quelle dei poteri oscuri e della mafia (Portella della Ginestra), quelle del terrorismo e quelle catalogate con la dizione "i misteri d'Italia". Davanti agli occhi del visitatore della mostra scorre quella che l'assessore Porzi ha definito "la civiltà offesa".

Il prefetto Antonio Reppucci ha sollecitato i sindaci a tenere alta la guardia. E ha rivelato che nelle scorse settimane si era profilato un investimento sospetto "in una bella città umbra": un investitore di Gioia Tauro si sarebbe detto pronto a investire 50 milioni di euro in un territorio agricolo da trasformare, probabilmente, in edilizia residenziale. Peppucci ha ricordato, anche, che la sicurezza e la legalità sono una battaglia che tutti i cittadini, non solo le istituzioni, la magistratura e le forze dell'ordine, debbono affrontare. 
Il giudice e ex parlamentare Ferdinando Imposimato (autore del libro "Le stragi impunite") ha tenuto a ricordare come sia necessario che si vari una legge per evitare che chi sottrae soldi ai partiti (soldi "nostri") venga punito per appropriazione indebita: essendo denaro pubblico deve scattare il reato più grave e cioè il peculato. Cosí come si dovrebbe approvare una legge sulle società partecipate dove con i soldi pubblici si ingrassano, spesso, i privati. Il sottosegretario Gianpiero Bocci ha suggerito ai giovani di fermarsi un attimo quando incrociano un uomo in divisa e di ringraziarlo: sono questi uomini che difendono la nostra sicurezza e la nostra democrazia. Un richiamo forte l'ha rivolto alla scuola e alla famiglia "pilastri della società" che dovrebbero essere le prime istituzioni a inculcare i valori della legalità, della lealtà, della intelligenza, il no agli abusi e alle omissioni. E ha invitato tutti a fare attenzione alla "zona grigia" in cui la mafia si insinua e opera.
La mostra resterà aperta sino al 2 febbraio.

É stata inaugurata ieri pomeriggio nella ex chiesa della Maddalena in corso Cavour la mostra dal titolo "Il pianto delle stragi e il pianto delle stragi delle donne del pittore siciliano Gaetano Porcasi. Erano presenti Il sottosegretario Gianpiero Bocci, il prefetto Antonio Peppucci, il generale dei carabinieri Antonio Marzo, comandante della Legione Umbria (padrone di casa), l'assessore della giunta provinciale Donatella Porzi (organizzatrice), il magistrato Ferdinando Imposimato, il pittore Porcasi e, quale presentatore, Maurizio Terzetti.
I quadri raccontano la storia d'Italia attraverso le stragi dall'Unità d'Italia ad oggi e la terribile piaga del feminicidio.

 

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