Il logo brand Corciano sarà presto protagonista a Londra e Francoforte
CORCIANO - “Il marchio legato all’identità corcianese è solo il primo tassello di un progetto più ampio; questo logo brand non sarà solo un’aggiunta grafica alle iniziative da mettere in campo, ma costituisce un ideale di sviluppo finalizzato ad implementare una strategia di marketing che eleva a cardini il potenziamento della comunicazione a fini turistici e ricettivi e lo sviluppo di attività economico-produttive e sociali”. E’ quanto ha sottolineato, tra l’altro, il Sindaco di Corciano Cristian Betti durante la cerimonia di premiazione del Concorso di idee per la creazione del logo brand, il simbolo identificativo del territorio, da utilizzare a fini promozionali e commerciali, tenutasi stamani nella Sala del Consiglio.
Presenti, oltre al primo cittadino, l’assessore alla Cultura e Sviluppo Economico, Lorenzo Pierotti, in veste di moderatore, ed i membri della Giuria tecnica (Carla Borghesi – responsabile area Cultura e Turismo; Barbara Paltriccia - resp. Area Sviluppo del Territorio; Andrea Giordani – Informatico) che hanno scelto il logo vincitore. L’autrice, Valentina Bolognini, l’unica, è stato detto, ad avere totalizzato una votazione di 100 per ognuno dei criteri di giudizio prescelti: valutazione dell’idea concettuale del progetto, efficacia comunicativa, versatilità e proposte di applicazione, ha ricevuto 1000 euro ed una targa.
Tra il pubblico, vari rappresentanti della Giuria Popolare espressasi, dal 21 dicembre al 6 gennaio, sugli oltre 80 elaborati ritenuti ammissibili (una ventina gli esclusi in quanto non conformi), giunti da tutta Italia, eccetto solo la Sardegna, ed esposti in mostra, tutelando l’anonimato dell’autore, che ha contributi a determinare la terna di segnalati, ai quali è andata una targa.
“Il logo vincitore – ha rimarcato il Sindaco - rappresenta al meglio ciò che avevamo chiesto, facilità di utilizzo, riconoscibilità ed applicabilità. Costituirà, inoltre, uno degli elementi del disciplinare, previsto a breve, grazie al quale le attività economico-ricettive, seguendo determinate indicazioni, collaboreranno con l’ente pubblico a valorizzare il territorio”.
Il brand già a maggio prossimo avrà la sua applicazione pratica ed un battesimo europeo, data la partecipazione del Comune a due workshop, a Londra e Francoforte, così da promuoversi avanti a tour operator e giornalisti di settore, a seguito del conferimento, nel 2010, del diploma di Destinazione Europea d’Eccellenza nell’ambito del turismo rurale - Azione comunitaria EDEN.
Emozionata la vincitrice Valentina Bolognini, 29enne perugina, nel cassetto una laurea in veterinaria, professione approfondita anche all’estero, ed una passione viscerale per la fotografia e la grafica, della quale dice “voglio costituisca il mio futuro”. Attualmente impegnata in uno stage, Valentina ha spiegato di avere lavorato “sull’idea di sintesi. Mi sono messa nei panni di chi non conosce Corciano, ma giungendo, non può non vedere la ricchezza delle sue torri e campanili. Ho quindi selezionato l’idea di torre, non una in particolare, e l’ho riassunta in una forma grafica per me accattivante ed evidentemente anche per le Commissioni”.
Il logo di Bolognini, infatti, una torre stilizzata all’interno della quale si stagliano le sillabe cor-cia-no, è rientrato pure nella terna dei segnalati, giungendo terzo. Al secondo posto quello di Andrea dal Fabbro, concorrente con altri allievi dell’Istituto D’Arte di Venezia, che per impossibilità dei docenti ad organizzare una trasferta non ha potuto raggiungere Corciano.
Prima classificata ancora un donna, Monica Fabrizio, giovanissima corcianese, al suo ingresso, attraverso una stage, nel mondo del lavoro; ha precisato di essere stata spinta a partecipare dai titolari dello studio “leggo la segnalazione – ha detto – come beneaugurante per il mio futuro”.
“La scelta di entrambe le Giurie per un brand che, all’apertura delle buste, è risultato concepito da una donna – ha ribadito l’Assessore Pierotti concludendo l’iniziativa – va a rafforzare una mia convinzione personale, ovvero che la dote della sintesi è femminile. Nel marchio che andavamo cercando doveva essere tradotta tutta ‘l’anima’ del territorio la sua bellezza, armonia e unicità, con una forza e concretezza di fondo, caratteristiche a mio parere vicine alla sensibilità femminile”.

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