Rifiuti-CSS nei cementifici. Sinistra Gualdo: Facciamo chiarezza anche a Gualdo
Nell'ultima seduta del Consiglio regionale il centro destra umbro, con l'apporto entusiastico della nostra conterranea Sandra Monacelli, ha riproposto un ulteriore tentativo di bruciare i rifiuti nei cementifici. Come è noto, il piatto è ricco e a costoro non è parso vero di mettersi nella completa disponibilità delle lobbies del cemento e di continuare a forzare la mano su questa storia: nessun particolare scrupolo per l'ambiente e per la salute dei cittadini, solo riverenza incondizionata alla logica del profitto ed adesione cieca – e questa sì ideologica – ad un modello di sviluppo fallito prima di tutto economicamente, energivoro e socialmente insostenibile, ma, ciononostante, tuttora proteso alla predazione di tutto ciò che risulti ancora depredabile, perché – e purché – conveniente agli affari di una piccolissima manciata di rentiers.
Nell'imminenza delle elezioni amministrative che riguarderanno la nostra Città, è dunque bene che i gualdesi conoscano chiaramente quali sono le reali strategie del centro destra in materia di rifiuti e sappiano altrettanto bene cosa ci si dovrebbe aspettare anche dall'eventuale ritorno in campo di Sandra Monacelli su un tema così rilevante per lo sviluppo locale, per la tutela dell'ambiente e per il benessere dei cittadini.
Il discorso vale ovviamente, almeno in parte, anche per il PD. Infatti, nella stessa seduta di Consiglio regionale, esso ha proposto una mozione sostenuta dai socialisti (il partito del Rometti paladino di bioraffinerie ed affini) che si pone l'obiettivo di rivedere il piano regionale dei rifiuti, prevedendo la possibilità di chiudere il loro ciclo con il trattamento per la produzione di CSS-combustibile derivante dalla frazione di rifiuto indifferenziato non recuperabile e non riciclabile.
Non ci rincuora il fatto che la discussione di questa mozione sia stata furbescamente rimandata a dopo lo svolgimento delle elezioni comunali, ma vogliamo prenderlo come un invito a fare chiarezza e come una sfida ad aprire quel necessario ed approfondito confronto programmatico che dovrà riguardare le strategie da adottare in sede locale su un tema così sensibile e rilevantissimo per lo sviluppo economico, la sua sostenibilità ambientale e la qualità della vita in una Città. Anche Gualdo deve dire la sua su questa partita, perché ogni comunità sia tenuta a diventare soggetto consapevole del proprio destino in relazione a politiche cruciali per il benessere dei propri cittadini e perché da ogni comunità possa venire la proclamazione di vie alternative a delle ricette discutibili, già dimostratesi fallimentari e del tutto contrarie, oltre che alla ragione ed all'interesse più generale, alle istanze più profonde che provengono da quella cittadinanza attiva e responsabile cui si fa la corte a ridosso di ogni elezione.
Da questo punto di vista, la proposta formulata dal PD umbro è insidiosa, smentisce senza alcuna coerenza precedenti e recenti risoluzioni della stessa Giunta regionale e va in una direzione ostinatamente sbagliata, anch'essa probabilmente ispirata dalle mire di alcuni gruppi di interesse. Pertanto, anziché tornare alla carica su ipotesi che renderebbero vani gli sforzi fin qui compiuti dagli Enti locali nella riduzione dei rifiuti e nella raccolta differenziata, noi crediamo che la strategia migliore sia quella dei Rifiuti zero, per una loro ulteriore e progressiva riduzione, il loro riciclo, il loro recupero e il loro riutilizzo.
Questa strategia non è un'utopia: laddove è stata adottata, sia in grandi contesti metropolitani in giro per il mondo, sia nei comuni virtuosi d'Italia, essa ha permesso di ottenere risultati mirabili sia in termini di benefici ambientali, sia in termini di qualità della vita delle popolazioni, sia in termini economici – e di riconversione ecologica dell'economia – grazie al valore aggiunto di produttività portato dalle innovazioni scientifiche e tecnologiche introdotte per essere applicate all'industria per il trattamento dei rifiuti da recuperare e reimmettere in circolazione o ai servizi pubblici per la promozione e la gestione della loro riduzione. Non ultimo, sono rilevanti nelle esperienze note e potrebbero esserlo anche in Umbria i risvolti occupazionali legati alla realizzazione di obiettivi a rifiuti zero, ben maggiori, più stabili e più socialmente dignitosi di quelli che si producono nell'economia dell'incenerimento e delle discariche che, tra l'altro, è così prepotentemente ammorbata, con modalità patologiche, da prassi, interessi ed infiltrazioni criminali.
Una politica regionale per i rifiuti Zero che faccia perno sugli interessi reali delle comunità locali deve a nostro avviso diventare uno degli assi strategici su cui rilanciare l'immagine, l'economia e la coesione sociale dell'Umbria verde e deve rappresentare una delle principali scommesse dell'alternativa per la nostra Città, la più lungimirante fra le prospettive di valorizzazione di ESA quale braccio operativo del Comune e l'unica possibilità concreta e reale di abbattere i costi dei servizi di raccolta e smaltimento che oggi con la Tares, domani con la Tasi, sono completamente a carico dei cittadini e rappresentano uno strumento di macelleria sociale contro le famiglie e le imprese del territorio.
L'alternativa che abbiamo in mente per Gualdo non presuppone il rinnovo dell'album delle figurine: l'alternativa popolare, civile e di sinistra che vogliamo realizzare in questa Città, per cambiarne le sorti e rilanciarne lo sviluppo, guarda ai benefici concreti e tangibili che i cittadini trarrebbero da un'inversione radicale di rotta negli obiettivi più strategici della pubblica amministrazione locale e dall'affermazione di politiche effettivamente innovatrici, efficacemente creative e generatrici di un più sostenibile orizzonte di crescita civile, culturale ed economica.
L'alternativa vera e più favorevole ai gualdesi, nel merito di questa questione, si chiama Rifiuti Zero ed è su questa che va aperto il confronto tra tutti coloro che hanno l'ambizione di guidare la nostra Città nei prossimi anni. E che la voce forte di questa alternativa si possa sentire bene laddove si vorrebbero prendere delle decisioni senza il parere dei cittadini e contro le comunità locali.
Per la sinistra per Gualdo
Gianluca Graciolini

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