PERUGIA -  Oggi, martedì 10 dicembre, alle ore 17 ad Orvieto, presso il museo “Emilio Greco” in Piazza del Duomo, l’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea (Isuc), in collaborazione con la condotta Slow Food e il Consorzio per la tutela dei vini di Orvieto, presenterà il volume 'Storia regionale della vite e del vino in Italia. Umbria' (Perugia, Volumnia 2013), realizzato da Manuel Vaquero Piñeiro, docente di storia economica presso il Dipartimento di Scienze politiche dell'Università di Perugia.

 

Il programma della presentazione del libro, oltre alla presenza dell'autore, prevede i saluti di Alberto Sorbini (direttore dell’Isuc) e Carla Lodi (Slow Food Orvieto) e l'intervento di Jacopo Cossater (giornalista e blogger). Il volume verrà presentato da Renato Covino (Università di Perugia). Coordinatore dell'evento sarà Enzo Barbi (presidente Consorzio per la tutela dei vini di Orvieto).

 

SCHEDA DEL LIBRO
La vicenda conosciuta dalla vitivinicoltura umbra negli ultimi centocinquant'anni esemplifica la più generale modernizzazione della regione; ma per comprendere in profondità questo processo bisogna rifarsi a una storia molto più lunga, che rimonta al mondo antico quando, presso gli etruschi, si diffusero la coltivazione della vite e il consumo di vino e, con i romani, il fenomeno si estese connotando la vita economica delle ville patrizie. E se la fine dell'Impero segnò una battuta d'arresto, prima del Mille, sotto l'impeto colonizzatore delle abbazie benedettine, le superfici vitate ripresero a occupare le terre, avviando una nuova espansione che ebbe ulteriore slancio con lo sviluppo delle città comunali e nel Rinascimento, quando furono redatti i primi trattati agronomici che elogiavano la bontà dei Moscatelli, delle Malvasie e dei Trebbiani umbri.

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