USL Umbria 1 - Verso l'assetto definitivo
PERUGIA - Definito il nuovo assetto organizzativo dipartimentale, nella USL Umbria 1 da domani saranno al completo i membri dei comitati di dipartimento. Sono loro che proporranno una rosa di candidati tra i quali, entro la fine dell’anno, il direttore generale sceglierà i direttori dei dipartimenti.
Passano da 15 (secondo il primo assetto organizzativo nato a gennaio dalla fusione delle ex ASL 1 e 2) a 10 i dipartimenti della nuova USL Umbria 1, che comprendono varie strutture operative omogenee, affini o complementari. Domani (martedì 10 dicembre) si terranno le elezioni dei membri eligibili dei Comitati di dipartimento. Si tratta di membri eletti da tutte le figure professionali afferenti a ciascun dipartimento, che entrano a costituire i comitati di dipartimento insieme ai direttori di struttura (complessa, complessa aziendale e semplice dipartimentale) che sono membri di diritto. Saranno i comitati di dipartimento che nei prossimi giorni dovranno selezionare, tra i direttori di struttura complessa, una rosa di tre candidati tra i quali il direttore generale sceglierà il direttore di ciascun dipartimento.
Oltre ai membri di diritto e ai membri eletti, vanno a costituire i Comitati di dipartimento anche un rappresentante di tutte le professioni sanitarie presenti all’interno del comparto e precisamente: un altro dirigente medico, un dirigente di altre professioni sanitarie (veterinario, psicologo, biologo…), un rappresentante delle professioni infermieristiche e ostetriche, un tecnico radiologo o di laboratorio, un rappresentante delle professioni legate alla riabilitazione, un altro rappresentante per tutto il restante personale.
“Realizzata in base a criteri di omogeneità per aree specialistiche, target della popolazione e intensità e gradualità delle cure, - ha spiegato il direttore generale Giuseppe Legato - questa sostanziale rivisitazione dell’assetto dipartimentale ha comportato l’eliminazione dei doppioni presenti negli ambiti territoriali riuniti, e consentirà di contenere la spesa sanitaria secondo le linee guida regionali, ottimizzando le risorse disponibili e garantendo una omogeneità delle procedure di gestione operativa, che è indispensabile per il mantenimento degli standard di erogazione delle prestazioni assistenziali”.
I dieci dipartimenti per i quali saranno presto nominati i direttori sono: dipartimento deiServizi (suddiviso in due macroaree, la diagnostica per immagini e la patologia clinica); Chirurgia generale, Chirurgia specialistica, Emergenza e accettazione, Materno-infantile, Medico e oncologico, Medicine Specialistiche, Prevenzione (suddiviso in quattro macroaree: sanità pubblica, prevenzione nei luoghi di lavoro, sanità pubblica veterinaria, sicurezza alimentare); Salute mentale; e Dipendenze.

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