A Immaginario Festival Gian Antonio Stella spiega perché l’Italia "arranca"
PERUGIA - Ospite di Immaginario festival che si sta svolgendo a Perugia, Gian Antonio Stella, ha spiegato la
sua idea dell'Italia, del perche' arranca e di come potrebbe tirarsi fuori dalla crisi. Dialogando con il politologo Alessandro Campi nella Sala dei Notari, Stella ha parlato anche del suo ultimo libro, scritto con Sergio Rizzo, che uscira' tra pochi giorni. Titolo: "Se vuole il Sud".
Si torna a parlare del Sud dell'Italia perche' "e' indispensabile riprendere la questione meridionale e cambiare la classe dirigente del Sud, che e' davvero scadente". Per Stella "l'Italia si salva tutta insieme", e in fondo "pure i leghisti ormai vedono che il loro sogno della Padania e' definitivamente tramontato".
Quello della classe dirigente e' stato un tema ricorrente e centrale nel ragionamento di Stella. La parola chiave e' "credibilità'". Esempio: "se hai 34 mila euro di pensione non puoi fare la riforma delle pensioni, non sei credibile". Per restare alla cronaca politica, e' lo stesso tema che sta dietro la questione Cancellieri: "in qualunque altro paese al mondo un ministro si sarebbe dimesso", mentre Campi ha ricordato che "in
Italia si e' dimesso l'unico ministro tedesco che avevamo", chiaro riferimento a Josefa Idem.
Ma, in positivo, come ricostruire una nuova classe dirigente? Per rispondere alla domanda di Campi, Gian Antonio Stella ha sostenuto che "bisogna ripartire dalle regole", a partire da una nuova legge elettorale che cancelli il porcellum, "con il quale i partiti selezionano i loro candidati su tutto tranne che sulla capacità". E soprattutto bisogna cambiare le regole per "consentire ai giovani di venire fuori, perche' ci serve una robusta irruzione di giovani". Questo, per Stella, non solo nella politica ma in tutti gli strati della societa', dagli ordini professionali all'universita' al giornalismo. Ed e' vero che due giovani in politica sono venuti fuori, Angelino Alfano ed Enrico Letta, "ma sono stati messi li' da due vecchi".
Non e' mancata qualche battuta su temi politici di attualita': il premier Letta "sbaglia a tranquillizzare gli italiani, perche' invece va spiegato loro che o si fanno riforme radicali o non se ne esce", e Matteo Renzi parla troppo ed il suo appeal e' calato, mentre "se si fosse fermato ad aspettare in riva al fiume, tutti i cadaveri gli sarebbero passati davanti". La sintesi puo' arrivare da un proverbio delle sue parti. "taci e tira".
A Stella e' stato consegnato il premio del Festival "Viva la cultura!".

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