Irpef, Stufara: "Giusta ridistribuzione della ricchezza da alto verso il basso"
PERUGIA - L’addizionale Irpef dovrebbe essere rimodulata secondo un principio di equità in modo da garantire lo stesso gettito (pari a 18 mila euro ndr) e in modo da sgravare la fascia dei redditi medio bassi, spostando il peso maggiore dell’imposta sui redditi oltre i 75mila euro. Secondo quando affermato dall’assessore Bracco, ieri, la proposta della rimodulazione dell’addizionale Irpef dovrebbe essere presentata in apertura di giunta regionale lunedì prossimo. Previsti cinque scaglioni di reddito dove andare a rimodulare l’addizionale Irpef, il primo fino a 15 mila euro, il secondo fino a 28 mila, il terzo fino a 55 mila, il quarto fino a 75 mila euro, il quinto oltre i 75 mila.
La proposta dell’assessore Bracco è stata accolta positivamente dalla maggioranza. Nella fattispecie, Damiano Stufara, Capogruppo del Prc in consiglio regionale, ha detto ad Umbrialeft: “dopo due anni che chiediamo un’operazione di ridistribuzione della ricchezza dall’alto verso il basso, il fatto che la Giunta apra la prossima seduta con la presentazione del provvedimento non può essere che accolto positivamente”.
Anche sulla rimodulazione dell’addizionale in base ai diversi scaglioni Stufara sembra convinto, “è giusto andare a rimodulare l’addizionale Irpef in base ai differenti scaglioni di reddito, non toccando le fasce dei meno abbienti e sottoponendo a maggiori pressioni i redditi più alti, soprattutto in un momento difficile per l’economia dei cittadini”.
Del tutto contrario alla “manovra” sull’Irpef annunciata dall’assessore Bracco è il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Raffaele Nevi che ha detto “c'è l'ennesimo braccio di ferro tra chi vuole aumentare le entrate a scapito dei cittadini umbri e chi vuole invece modificare le aliquote ma ad invarianza di gettito, faremo opposizione durissima se la Giunta si piegherà ancora una volta, come è già successo sui rifiuti, sull'aumento dei canoni delle acque minerali o sul piano acque per la zootecnia, tanto per citare le cose più significative, ai folli voleri della sinistra radicale, che non ha altra ricetta in mente se non quella di farci morire di tasse e spesa pubblica improduttiva”.
A tali affermazioni Stufara, ha risposto: “Nevi difende i ricchi. La sinistra, invece, difende chi si trova maggiormente in difficoltà, tutelando i redditi più bassi e chiedendo a quelli più alti un sacrificio maggiore”.
Se la destra minaccia opposizione, la sinistra non starà di certo a guardare, attendiamo gli sviluppi della vicenda. Lunedì sarà tutto più chiaro.

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