di Gino Goti

Lo ricorda il figlio Andrea in una serata organizzata da Lions Club Perugia Host e Panathlon Club Perugia, venerdì 15 novembre ore 20.00 alla Rocca di Casalina della Fondazione per l'Istruzione Agraria.

E' stato fondato nel 1953 in Israele il museo Yad Vashem o museo dell'olocausto, voluto dalla Knesset, il parlamento israeliano, con la “Legge del Memoriale” per ricordare le vittime ebree dell'olocausto. Il nome del museo significa letteralmente “un memoriale e un nome”e deriva dal libro di Isaia 56:5, dove Dio afferma “concederò nella mia casa e dentro le mie mura un memoriale e un nome....darò loro un nome eterno che non sarà mai cancellato”. Il museo comprende una sala memoriale, un museo storico, una galleria d'arte, una Sala dei Nomi, un archivio, un centro educativo e la “valle delle comunità perdute”. Nei pressi del museo è stato realizzato un Giardino dei Giusti, dove sono onorati i Giusti tra le nazioni che, a rischio della propria vita, salvarono  degli ebrei dallo sterminio. Dopo 60 anni dalla sua fondazione ha trovato posto in questo Giardino: “Gino Bartali, ciclista, che trasportò, all'interno della sua bicicletta, dei documenti falsi per aiutare gli ebrei ad avere una nuova identità. Inoltre, durante l'occupazione nazista, nascose, in una cantina di sua proprietà, una famiglia ebrea fino all'arrivo degli Alleati”.

La notizia di questo riconoscimento è giunta in concomitanza dei mondiali di ciclismo svoltisi in settembre a Firenze e da allora Andrea Bartali, figlio di Gino e presidente della “Fondazione Gino Bartali”, è invitato in tutta Italia a parlare di suo padre non tanto dei suoi meriti atletici riconosciuti da tutti, ma di Bartali come straordinario messaggero di pace. Andrea sarà a Perugia venerdì 15 novembre ospite del Lions Club Perugia Host e del Panathlon International club di Perugia per parlare del suo “papà”, così lo chiama nel titolo di un suo recente libro, e del suo operato di cui tra l'altro la famiglia ha saputo qualcosa molto tempo dopo i fatti del 1943-44. “Papà si raccomandava sempre di non dire niente a nessuno, perché il bene si fa ma non si dice.  E' da vigliacchi sfruttare le disgrazie degli altri per farsi belli” ricorda Andrea in una recente intervista. Sarà Luciana Rota a moderare la serata mentre su un grande schermo saranno proiettate immagini di Gino Bartali atleta  e del “Ciclopellegrinaggio Terontola Assisi: Gino Bartali, Postino per la pace” che dal 2009 percorre le stesse strade testimoni dei...“lunghi allenamenti” del campione per giustificare la sua spola da Firenze ad Assisi e ritorno carico di documenti falsi per dare nuova identità e nuova vita ad oltre 800 persone.  

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