PERUGIA - Un dizionario biografico studiato e realizzato per consentire la riscoperta di personaggi dimenticati dell'antifascismo umbro e della loro attivita' durante la dittatura e per riportare l'attenzione su protagonisti, noti e meno noti, della Resistenza in Umbria. Un sito internet antifascismoumbro.it, che si presenta come un lavoro analitico che offre un panorama completo dei personaggi attivi durante il ventennio fascista, la guerra di Spagna e la guerra di Liberazione. E' questo il progetto realizzato dall'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea (Isuc) e presentato oggi durante una conferenza stampa a Palazzo Cesaroni. La creazione del 'Dizionario biografico umbro dell'antifascismo e della Resistenza', come hanno spiegato Mario Tosti e Alberto Sorbini (presidente e direttore dell'istituto), ha dovuto affrontare varie difficolta', legate all'individuazione dell'universo di indagine, al coordinamento del lavoro di un gruppo numeroso di studiosi e al reperimento di informazioni particolareggiate sui combattenti attivi nella Resistenza.

Il Dizionario, che conta attualmente 50 schede mentre l'obiettivo e' caricarne circa 700, e' stato concepito come un 'work in progress', con la possibilita' di integrare, arricchire e modificare le schede. Nel sito verra' ricostruito, con nomi, luoghi di nascita o ambiti di azione, un universo comprensivo sia degli antifascisti e dei resistenti originari dell'Umbria, che hanno operato nella regione o fuori di essa, sia di chi, non umbro, ha partecipato alla resistenza umbra. Le voci biografiche si riferiscono inoltre sia ai combattenti in armi, ovvero nella resistenza armata, che ai partecipanti alla resistenza non armata, cioe' alla cosiddetta resistenza civile. Tra le categorie di classificazione ci sono gli ammoniti, i sottoposti al confino, i sorvegliati, i condannati dal Tribunale speciale, i perseguitati e le vittime dello squadrismo fascista. Tra i resistenti: i comandi delle brigate e delle bande partigiane; i membri dell'amministrazione delle zone libere; i membri dei Cln cittadini e provinciali; i caduti in combattimento nelle azioni di rappresaglia e di rastrellamento; i sostenitori a vario titolo delle formazioni partigiane; i Giusti tra le nazioni; gli internati militari nei campi nazisti; i deportati politici nei campi di lavoro e sterminio. Un'attenzione specifica viene data agli stranieri che hanno partecipato alla Resistenza umbra e agli umbri che hanno partecipato alla lotta di liberazione in altri paesi europei, Francia e Jugoslavia in primo luogo
 

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