PERUGIA - Il racconto delle citta' che, come Perugia, sono candidate a Capitale europea della cultura per il 2019 nell'ottica di cio' che e' utile per il "sistema Italia" e' stato il filo conduttore dell'incontro di ieri, nella Sala della Vaccara di Palazzo dei Priori, inserito nel programma di Umbrialibri, in collaborazione con le candidate Pisa e Matera.
 

All'incontro, coordinato da Arnaldo Colasanti, sono intervenuti Lucio Argano (project manager di Perugia 2019), Dario Danti (assessore alla cultura del comune di Pisa), Paolo Verri (direttore del comitato Matera 2019) e Luca Taddio (docente di estetica, Universita' di Udine).
 

E' stata l'occasione - riferisce un comunicato della Fondazione Perugiassisi 2019 - per ripensare al lavoro svolto e, soprattutto, a quello che potra' essere svolto collettivamente, al di la' dell'esito della gara. Durante l'incontro, infatti, e' stata ribadita l'importanza della candidatura di ben 18 citta'
italiane in un momento cosi' difficile per il Paese.
 

"Le citta', candidandosi, hanno colto l'occasione per rimettersi in discussione - ha detto Argano - cio' significa che hanno messo in atto un processo di narrazione che presuppone la progettazione. E progettare significa avere speranza nel futuro". Il "valore aggiunto" - e' stato piu' volte ribadito - e' proprio la metodologia con cui le citta' hanno lavorato fino ad ora al progetto e che, come hanno assicurato i presenti all'incontro, "non verra' dispersa". Da qui, una proposta collettiva: costruire un tavolo di dialogo per le citta' di Italia 2019.

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