«“La parrocchia” dei “baracconi” (il Luna Park perugino, n.d.r.), una comunità itinerante che incarna lo spirito biblico del cammino dell’uomo, oggi è radunata attorno al nostro padre vescovo per sentirsi popolo in cammino verso la Casa di Dio, per ringraziare il Signore per la vita che gli ha donato, una vita di sacrifici ma anche di soddisfazioni e gioie». A dirlo questa mattina (giovedì 7 novembre), sulla pista di un autoscontro, è stato don Francesco Medori, parroco di San Giovanni Battista in Ferro di Cavallo di Perugia e responsabile della Pastorale diocesana per i fieranti e i circensi, all’inizio della S. Messa celebrata dall’arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti al Luna Park insieme alle famiglie dei giostrai.

 

Mons. Bassetti conosce da tempo queste persone, che ogni anno si trattengono con lui dopo la celebrazione anche per dei colloqui personali. Per mons. Bassetti quest’anno è il ventesimo di incontro con gli operatori dello spettacolo viaggiante, da quando era vescovo della Diocesi di Massa Marittima-Piombino.

 

 

«Per tutti noi (98 famiglie per complessive 360 persone che operano con 146 attrazioni, n.d.r.) è da sempre un momento atteso e significativo incontrare l’arcivescovo di Perugia – ha commentato Enzo La Scala, coordinatore e portavoce del Luna Park –, perché ci sentiamo accolti da tutta la città ed un particolare ringraziamento lo rivolgiamo all’Amministrazione comunale. La nostra fede caratterizza la nostra vita, una vita che ci chiede di fronteggiare tante difficoltà anche burocratiche. Perugia ogni anno ci accoglie ben volentieri e noi ricambiamo questo sentimento offrendo ai suoi cittadini dei divertimenti frutto del nostro lavoro. Siamo una grande famiglia coesa, dove è naturale che ci siano anche delle incomprensioni, ma l’importante è riuscire a superarle insieme».

 

L’arcivescovo mons. Bassetti, nell’omelia, ha messo in evidenza proprio l’importanza di essere una comunità unità, di essere «una grande famiglia viaggiante da una città all’altra, perché Dio ci vuole famiglia. Voi siete, come ha ricordato don Francesco, dei moderni discendenti di Abramo. Per voi vorremmo fare di più come Chiesa, seguirvi più da vicino, ma per l’impostazione della vostra vita non è facile riuscirci. La vostra vita ha delle caratteristiche particolari, ma credetemi, il cuore, l’amicizia, il desiderio di starvi vicini è grande».

 

L’arcivescovo ha anche evidenziato che quest’incontro cade in un giorno di festa per la città: si celebra uno dei suoi Santi Patroni, il vescovo e martire Ercolano. «Perugia è grata a Sant’Ercolano – ha detto mons. Bassetti –, perché fu un coraggioso difensore dei poveri e dei piccoli, interessandosi del bene materiale e spirituale dei perugini. Invoco su di voi la sua protezione, perché le vostre famiglie siano unite, perché i vostri figli crescano bene e siano motivo di consolazione per tutti, perché non vi manchi mai il lavoro ed il pane quotidiano. Il pane materiale, ma anche il pane della riconciliazione, del perdono e della pace.

 

Papa Francesco ci dà degli insegnamenti semplici, tanto utili per la nostra vita, nel dirci di non andare mai a letto la sera senza prima esserci perdonati e senza scambiarci un segno di pace». Avviandosi alla conclusione, mons. Bassetti ha detto alle famiglie dei giostrai: «continuerò a portarvi nel cuore, anche quando non sarete più a Perugia e prego il Signore che ogni regione d’Italia in cui vi muoverete sia una terra accogliente, cordiale, affettuosa, perché terra di Dio. Perugia lo è e lo dimostra anche con la presenza qui al Luna Park dei rappresentanti delle Istituzioni civili (alla S. Messa ha partecipato per il Comune l’assessore Giuseppe Lomurno, n.d.r.)».

 

R. L. /

 

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