di Grazia Lissi

Una lingua ermetica li ha resi affascinanti e misteriosi. Parigi rende omaggio agli Etruschi, quel popolo lontano, forse venuto dall'Oriente. Si inaugura oggi "Etrusques- Un hymne à la vie" a cura di Patrizia Nitti direttrice artistica del Musée Maillol, una mostra inedita che aiuta a scoprire lati meno noti di una popolazione che si è sviluppata fra il IX e il I secolo a.C. in Etruria, oggi corrispondente alle regioni Toscana, Umbria, Lazio Emilia-Romagna, Lombardia.

L'originalità di questa esposizione sta nel racconto di quel mondo, non solo attraverso le testimonianze funerarie scoperte dal XIX secolo in poi, ma uno sguardo attento ai costumi, agli affari, agli amori: un inno alla vita. I tanti aspetti del quotidiano che hanno animato questa civiltà gioiosa e cosmopolita, ricercati nelle città fondate: Velletri, Cerveteri, Tarquinia, Orvieto, Volterra, Chiusi, Populonia. Duecento opere provenienti dai più importanti musei italiani ed europei per scoprire l'architettura, l'urbanizzazione, l'artigianato i tanti reperti di oreficeria, i bronzi, le ceramiche con cui decoravano le case e le tavole, i vetri dai colori intensi, la pittura e la scultura.

Il percorso espositivo offre una lettura accurata dello stile di vita degli Etruschi attraverso l'evoluzione delle loro dimore: dalle capanne primitive del IX secolo a.C. a quelle più solide dagli interni raffinate dell'ultimo periodo, quello delle "città-stato". Ogni oggetto porta ad un approfondimento, molti di questi sono nati dagli incontri-scambi degli Etruschi con le altre civiltà del Mediterraneo. La consacrazione dell'aristocrazia etrusca, ecco i sofisticati monili, le spille, i bracciali e le vistose collane di pietra e ambra indossati duranti i banchetti; i divertimenti e gli sport. Chiude una riflessione sulla vita interiore, la scrittura la religione e la morte.

Etrusques – Un hymne à la vie
A cura di Patrizia Nitti
Fino al 9 febbraio 2014
Musèe Maillol - Fondation Dina Vierny
59-61, rue Grenelle - 75007 Parigi
Catalogo Musée Maillol Fonadatiòn Vierny/Gallimard

www.museomaillol.con

Fonte: Il Sole 24 Ore

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