PERUGIA - Di cosa è fatta la bellezza di una casa, se non dalla vita di chi la abita? Non sempre le case passano di mano per mere transizioni finanziarie o contratti d’affitto. Accade, come racconta Suad Amiry, architetto e scrittrice palestinese, che un intero popolo si trovi espropriato delle proprie dimore, a volte antiche ed eleganti, a volte semplicemente testimoni di una grande tradizione familiare.

 

Suad Amiry si muove intorno a un tema universale, potente, straziante com’è quello della casa, della casa che coincide con la nostra identità, con la continuità della nostra identità. Domani, lunedì, alle 18, alla Libreria Feltrinelli, ci parlerà del suo libro “Golda ha dormito qui”(Feltrinelli). Interviene Catiuscia Marini

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