Preoccupazioni del consigliere Carloia per sorti eventi culturali del Trasimeno
Ho appreso con estremo rammarico che alcuni dei progetti più importanti e capaci di dare una forte identità e capacità di promozione all’area del Trasimeno sono stati accantonati ed altri sono a rischio di sopravvivenza.
Mi riferisco alla manifestazione “Umbria Gospel Festival” che è stata definitivamente cancellata dal cartellone invernale ed al Festival “Trasimeno Blues” che vive ormai da due anni in un clima di grande incertezza.
In entrambi i casi si tratta di iniziative esemplari, emblematiche di come si possano costruire eventi di grande livello culturale ed artistico, capaci di esaltare le caratteristiche di un territorio e di coniugare tanti valori, incrementando in modo significativo attività economiche ed indotto turistico, il cui costo è estremamente contenuto.
Nel primo caso si tratta di un festival il cui costo è di poche decine di migliaia di euro che ha dimostrato di saper riempire i teatri e le piazze delle più importanti città dell’Umbria nel periodo natalizio che è ormai uno dei principali momenti di flusso turistico nella nostra regione.
“Trasimeno Blues” è la più importante manifestazione culturale del Trasimeno; esalta i centri storici, coinvolge residenti ed ospiti, ha un forte carattere innovativo, pur esaltando i valori secolari del Trasimeno. Questa è l’unica impresa creativa nata e cresciuta in un territorio che rischia una nuova e definitiva marginalizzazione, in un processo di nuova competizione economica e tra sistemi che sta ridefinendo gli equilibri anche all’interno della Regione.
Condivido la preoccupazione dell’ideatore ed organizzatore di questi eventi Gianluca di Maggio, la pacatezza delle sue parole che tuttavia denunciano una indifferenza incomprensibile da parte delle istituzioni. Il problema non è solo di tipo finanziario, è necessario saper distinguere i livelli delle varie iniziative, certi eventi non possono essere considerati come una rispettabile sagra di paese; molta programmazione culturale non subisce alcun vaglio qualitativo, le poche risorse disponibili non dovrebbero essere disperse in mille versanti, ma devono essere indirizzate verso quegli eventi che hanno dimostrato di essere efficaci nella promozione del territorio e di rappresentare un volano importante per l’economia turistica.
Forse è anche necessario frenare la proliferazione di molteplici eventi che però sempre più raramente sono capaci di attrarre ed identificare un territorio per la qualità complessiva delle sue attività. E’ il momento di compiere alcune scelte di fondo nella programmazione culturale legata alla promozione del territorio.
E’ assurdo mettere in competizione iniziative così rilevanti che hanno una forte risonanza ed anche ulteriori capacità di crescita, con altre di ben altre natura e qualità.
Credo che le istituzioni e gli operatori locali dovranno porre grande attenzione a tutto questo, la cancellazione di questi eventi rappresenterebbe una desertificazione per il Trasimeno ed un grave danno che questo territorio non può permettersi.
Spero di poter contribuire nei prossimi giorni alla costruzione di un confronto con tutte le istituzioni al livello più alto possibile, al fine di garantire il rilancio di questi eventi, non solo con apporti finanziari adeguati, ma anche con la definizione di un assetto istituzionale in grado di garantirne piena operatività.
Valter Carloia
Consigliere della Provincia di Perugia

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