Elio Clero Bertoldi
 

PERUGIA - I predicatori di una volta non ci sono più. Bernardino da Siena, per esempio. O Girolamo Savonarola. O Ubertino da Casale. Oggi le omelie sono ripetitive, per nulla brillanti, barbose, spesso incomprensibili. E non sono impressioni personali. Papa Francesco, ad Assisi era stato categorico: “Basta con queste omelie interminabili, noiose, nelle quali non si capisce niente”. I seminaristi del Pontificio seminario regionale umbro hanno mandato a mente la lezione e l'ammonimento del capo della chiesa. Come fare per diventare predicatori convincenti, appassionati,  degli oratori veri, insomma? La risposta é stata immediata. Andare a scuola dai Demostone, dai Cicerone dei nostri giorni. Oggi si chiama "public speacking".

Come insegnanti hanno "ingaggiato" un formatore aziendale e un regista di teatro. Esperti che da oltre 20 anni svolgono attività come consulenti in aziende di tutto Italia per insegnare ai manager come affrontare un discorso da un palco o da un pulpito senza cadere preda nell'angoscia, nell'emozione, puntando al nocciolo della questione e senza infilarsi in un tourbillon di parole, parole, parole.

 “Una metodologia che prevede strumenti e tecniche ben precise che possono benissimo adattarsi anche ad un contesto notevolmente diverso da quello aziendale, come quello delle chiese e delle omelie domenicali”, assicurano Roberto Grandis, presidente di Empatheia, società di formazione con sede a Gubbio e a Torino e Riccardo Liberati, regista che da anni collabora con Empatheia. Chiariscono i due professionisti: “L’arte oratoria è antica quanto il mondo, ma ancora oggi, per molti, è assai complessa e ansiogena. I giovani che studiano per diventare sacerdoti non fanno eccezione: quante volte ci è capitato di ascoltare omelie lunghissime, difficili da capire, che sembrano non…arrivare mai al punto? La capacità di parlare in pubblico può essere migliorata e affinata, dai manager come dai futuri sacerdoti, sia attraverso modalità di costruzione del discorso che consentano sinteticità e facilità di memorizzazione, sia apprendendo o migliorando tecniche espositive capaci di incidere positivamente sugli uditori”.

Gli "allievi" cominceranno le lezioni domani, lunedì. Saranno 15 i seminaristi che per tre giorni si tufferanno in una full immersion dell'ars oratoria. Teoria e pratica. Con prove specifiche e feed-back valutativi. Obbiettivo: niente più sbadigli in chiesa. Sono in arrivo i nuovi predicatori.

 

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