Todi Festival/ Idv polemica: spesa troppo elevata per un evento “casalingo”
Apprezziamo il gesto del Sig. Spada di rendere noti i costi e i ricavi del Todi Festival. Tuttavia ci saremmo aspettati che ciò avvenisse spontaneamente e non a seguito di una nostra esplicita richiesta a mezzo stampa.
Pensiamo sia legittimo che la città venga messa nella condizione di conoscere quale sia il rendiconto economico della manifestazione più costosa dell’offerta culturale tuderte. Se è indiscutibile l’impegno che l’Associazione Teatro Festival, di cui è rappresentante legale il Sig. Spada, si è assunta per realizzare la rassegna festivaliera, è altrettanto certo che, in un periodo in cui i bilanci degli Enti locali sono in difficoltà, occorre dare delle priorità alle scelte cittadine.
Ne consegue che diventa davvero impegnativo investire €279.826,00 di soldi pubblici in un target culturale di 8 giorni e, al contempo, avere strade dissestate, cimiteri strutturalmente pericolanti, parcheggi solo a pagamento e con tariffe più elevate, la Pinacoteca del Museo Civico chiusa per cedimento del soffitto, ecc.. Sarebbe oltremodo grave che per sponsorizzare il festival l’Amministrazione Comunale abbia approvato a fine settembre un bilancio comunale che prevede aumenti considerevoli di tasse e tributi.
Non è neanche giustificabile paragonare la kermesse tuderte ai grandi festival, come ad esempio a quello di Spoleto o di Città di Castello, perché sappiamo tutti che così non è. Pertanto salta all’occhio, con evidente stupore, che è stata spesa una somma di ben € 280.000 circa (e speriamo che non aumenti!) per incassare soltanto € 30.000 circa.
A noi dell’Idv è sembrato un festival per pochi intimi e a conduzione familiare: ci riferiamo a “C’era una volta un paese terra di Palestina – presenziata da Massimo D’Alema – Maurizio Oliviero e Catiuscia Marini; “La Cattedra di Papa Francesco” a cura del Prof. Francisco Mele e con la partecipazione di un rappresentante della Diocesi di Orvieto Todi; “Musica in Giardino: conversazione sull’opera” a cura di Marco Grondona e Lucia Mencaroni; “La stregoneria in Umbria nel Medioevo: il caso di Matteuccia di Francesco - intervenuti: Enrico Menestò, Massimiliano Bassetti, Claudio Buccolini, Ferdinando Treggiari; “Paroledidanza” a cura di Barbara Rossi; “Giovani promesse” con la partecipazione di: Francesca Chiavari, Alessandro Chiocchia, Elena Costanzi, Livia Ferracchiati, Paolo Antonio Manetti, Daniele Menghini, Valentina Parasecolo, Giacomo Troianiello, ecc…
Pertanto, se è stata questa la sua natura, cioè di un festival “casalingo” che esclude qualsivoglia definizione di grande festival, ci saremmo aspettati una spesa considerevolmente più contenuta e della quale non conosciamo le voci particolari.
A tal proposito per una maggiore trasparenza chiediamo al Sig. Spada di pubblicare il rendiconto sul sito di www.todifestival.it.
Anche l’Associazione Commercianti ha sollevato perplessità sul tornaconto economico della manifestazione festivaliera edizione 2013 rispetto alle cifre dichiarate dall’Associazione Teatro Festival.
Non vorremmo che dal 23 agosto al 1 settembre 2013 Todi sia stata il grande palcoscenico della commedia shakespeariana “Tanto rumore per nulla” !
IDV Todi

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