PERUGIA - Punta a costruire stabili rapporti di collaborazione con la Romania, la Fondazione che sostiene la candidatura a capitale europea della cultura nel 2019 di Perugia con i luoghi di Francesco d'Assisi e l'Umbria. Titolo al quale il Paese dell'est europeo punta nel 2021.
 

Anche per questo oggi il presidente della Fondazione Bruno Bracalente ha incontrato l'ambasciatore romeno in Italia Dana Costantinescu, nel capoluogo umbro per una serie di incontri istituzionali. "Un'idea che si puo' concretizzare ma non dobbiamo pensare solo nell'ambito della capitale europea della cultura" la risposta del diplomatico.
 

"Qualche citta' della Romania - ha detto Bracalente -, come Cluj ha gia' cominciato il suo lavoro. Per noi e' quindi interessante costruire rapporti con questo centro e con quelli che nei prossimi mesi dovessero eventualmente presentare dei progetti". Secondo il presidente della Fondazione "collaborazione vuol dire cose concrete". "Possibilita' di inserire nel programma per il 2019 - ha aggiunto - degli eventi co-prodotti con istituzioni culturali romene e poi, eventualmente, fare lo stesso per il 2021. Reti che vogliamo realizzare anche tra istituzioni culturali permanenti come le
Universita', con dei progetti di scambio. Abbiamo gia' realizzato protocolli con la Bulgaria, altro candidato a capitale della cultura nel 2019, e le nostre istituzioni accademiche li possono proporre anche con la Romania".
 

Quindi progetti che vanno al di la' dell'obiettivo legato alla capitale europea della cultura. "La candidatura - ha sostenuto Bracalente - deve essere un'occasione per rafforzare quello che si e' fatto in passato e dare una prospettiva nuova e permanente, indipendentemente dall'esito della 'corsa'. Dobbiamo internazionalizzare di piu' non solo le imprese manufatturiere ma anche le citta' e le attivita' culturali".
 

E di progetti da "sviluppare comunque" ha parlato l'ambasciatore Costantinescu. "Perche' - ha proseguito - delle cose interessanti e belle si possono portare dalla Romania in Umbria e viceversa. Sono sicura che si puo' sviluppare un progetto interessante". In particolare l'ambasciatore pensa che
per quanto riguarda la Romania "si puo' lavorare sul campo della storia e del turismo". "In Italia - ha detto ancora - si trovano tanti artisti romeni che possono portare qui il talento, l'esperienza e l'anima del nostro Paese. Di Perugia si puo' invece portare in Romania la storia, qui importante e ricca, ma - ha concluso l'ambasciatore - anche tutto il settore dell'enogastronomia".

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