PERUGIA - E' "Fabbricare i luoghi" lo slogan portante della candidatura di Perugia con i luoghi di Francesco d'Assisi e dell'Umbria a capitale europea della cultura nel 2019.
 

Il progetto e' stato illustrato oggi in una conferenza stampa a Palazzo dei Priori dopo che nei giorni scorsi il dossier era stato consegnato con un giorno d'anticipo al ministero per le Attivita' culturali. Lo slogan - e' stato spiegato - vuole sottolineare il paziente lavoro di ricostruzione del tessuto
sociale, culturale e urbano fatto con i modi di essere citta' posti alla base del concetto di candidatura.

 

Un progetto che viene visto come "una grande responsabilita' perche' riguarda il futuro della citta'": cosi' il presidente della Fondazione Perugiassisi2019, Bruno Bracalente, ha caricato di importanza il dossier di candidatura di "Perugia2019 con i luoghi di Francesco d'Assisi e
dell'Umbria" durante la conferenza stampa.
 

La consegna del progetto - avvenuta il 19 settembre scorso presso il Ministero per i beni e le attivita' culturali e graziealla quale Perugia si e' candidata ufficialmente a capitaleeuropea della cultura 2019 - per Bracalente e' stata la primatappa di un percorso avviato un anno e mezzo fa, "quando leistituzioni ci hanno passato il testimone".
 

Di un "grande risultato" ha parlato anche il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, "orgoglioso" del lavoro fatto fino ad oggi "perche' innovativo". "Siamo riusciti - ha aggiunto Boccali - a mettere insieme all'interno della Fondazione, che ha gestito il percorso di candidatura, 100 soci, ed altri stanno chiedendo di entrare". Per Boccali, inoltre, "un elemento importante e' quello della concretezza", visto che "tutti i soggetti hanno presentato un progetto concreto, anche comprese le 24 citta' aderenti oltre a Perugia".
 

Ad illustrare poi i concetti chiave della candidatura e' stato dunque Bracalente, ricordando prima di tutto, come già detto, lo slogan portante, "Fabbricare i luoghi", che a detta del presidente della Fondazione "vuole sottolineare quel paziente lavoro di ricostruzione del tessuto sociale, culturale e urbano, con i tre modi di essere citta' (delle idee, del dialogo, dell'accoglienza, ndr) posti alla base del concetto di candidatura".
 

Come punti di forza e di originalita' del progetto, che per Bracalente "fanno ben sperare per poter passare la preselezione", sono stati evidenziati quelli di una candidatura di una "citta' media" oltre che di una capitale di regione, di aver puntato ad una "rigenerazione del centro storico" (cosa che secondo Bracalente "non e' stata fatta in passato da altre citta' capitali"), di una "solidita'" delle esperienze e delle strutture ("i commissari che giudicheranno gia' sanno, al contrario di altre candidate, con quale struttura noi gestiremo l'evento del 2019") e di aver avuto il "sostegno di tutte le forze politiche".
 

Anche per l'assessore regionale alla cultura, Fabrizio Bracco, "l'ottimo dossier presentato ci rende fiduciosi sulle prospettive". Tra i vari meriti del progetto, in particolare su quello della "partecipazione collettiva" si e' soffermato Bracco: "Tutti i soggetti e i tutti i luoghi dell'Umbria, anche i piu'
lontani da Perugia, hanno compreso che questa e' una grande opportunita' per l'intera regione".
 

All'interno del dossier, che da questa mattina e' visibile pure online, oltre al programma culturale e' stata inserita anche tutta la parte finanziaria del progetto, che prevede 30 milioni di euro come costo degli eventi se Perugia diventera' capitale della cultura ("una scelta di sobrieta' - ha spiegato Bracalente - che ci mette in una situazione di prudenza rispetto alle cifre indicate da altri candidati") e 180 milioni di euro come budget di investimenti per infrastrutture e mobilita' urbana previsti da qui al 2019.
 

"Per questo ultimo aspetto - ha concluso Bracalente - ci sono gia' risorse a disposizione, con 38 milioni di euro sostanzialmente disponibili".

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