Elio Clero Bertoldi

PERUGIA - Il professor Sandro Allegrini ha presentato, nella storica sede della Società del Gotto (fondata nel 1884) la sua ultima fatica letteraria dal titolo "Divagazioni perugine", arricchita da splendidi disegni, opera della pittrice Serena Cavallini.
Un lavoro enorme, confluito in un tomo corposo (600 pagine, con prefazione del sociologo Roberto Segatori), in cui vengono illustrati e spiegati qualcosa come diecimila lemmi e modi di dire di dialetto perugino, accompagnati da 500 schede.
Nel suo intervento, introdotto dal presidente della Società del Gotto, Giuliano Antonelli, il professor Allegrini, che é anche l'anima dell'Accademia del Donca, ha fornito una sorta di gustoso antipasto del contenuto della sua opera, con detti ed espressioni idiomatiche, ma anche con spigolature sulla storia e sulla società perugina, ottenendo l'attenzione, l'interesse, il divertimento e gli applausi scroscianti degli astanti. Tra i numerosi personaggi citati, in particolare quelli del quartiere di Porta Pesa - per dovere di ospitalità nei confronti del Gotto, la cui sede si trova in questo rione - Allegrini ha rammentato lo scrittore e giornalista Giuseppe Prezzolini, che nacque in via Ventosa, stradina attigua alla sede del Gotto, figlio del vice prefetto onorario di Perugia e il maestro e uomo delle istituzioni Giacomo Santucci, che abitava in via della Ficarella. Ma anche la Rosina del Toppo, che dispensava filtri amorosi ai perugini (e non solo) d'antan. Per chi volesse fare un tuffo, divertente e al tempo stesso istruttivo, nella peruginità, cioè nelle nostre radici, nel mondo vivace, polemico e irridente, dei contadini e degli artigiani, il cui dialetto continuiamo ad utilizzare, senza conoscerne approfonditamente le origini e il significato, il libro é già in  vendita.
Un'opera - tale é per il metodo di lavoro e lo studio che c'é dietro - che testimonia, anche, l'ennesimo atto di amore che Sandro Allegrini dimostra alla sua città e alla sua gente e di cui la comunità dovrebbe essergli profondamente grata.

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